e1ponendo e più ancora dagli avvenimenti stessi come si sono svolti, l'attività politica dell' Azione Cattolica, la palese o larvata ostilità di taluni &uoi settori contro il regime ed il partito, come anche l'eventuale rifugio e la protezione di residuata e fin qui risparmiata ostilità al partito sotto le bandiere dell'Azione Cattolica (cfr. Comunicato del Direttorio 4 giugno 1931), tutto questo non è che pretesto o un cumulo di pretesti: è un pretesto, osiamo dire, la stessa Azione Cattolica; ciò che si voleva e che si attentò di fare, fu strappare all'Azione Cattolica e per essa alla Chiesa, la gioventù, tutta la gioventù. Tanto è ciò vero, che dopo aver tanto parlato di Azione Cattolica, &i mirò alle Associazioni Giovanili, nè si stette alle Associazioni Giovanili di Azione Cattolica, ma si allungò tumultuariamente la mano anche ad associazioni e ad opere di pura pietà e di prima istruzione religiosa, come le Congregazioni di Figlie di Maria e gli Oratorii; tanto tumulturiamente da dover spesso riconoscere il grossolano errore. Puntoessenziale: I' educazione dellagioventù Questo punto essenziale è largamente confermato anche d'altronde. E' confermato innanzi tutto dalle molte antecedenti affermazioni di elementi più o meno re&ponsabili ed anche dagli elementi più rappresentativi del Biblioteca Gino· Bianco regime e del partito e che ebbero il loro pieno commentario e la definitiva conferma dagli ultimi avvenimenti. La conferma è stata anche più esplicita e categorica, stavamo per dire solenne insieme e violenta, da parte di chi non solo tutto rappresenta ma tutto può, in pubblicazione ufficiale o quasi, dedicata alla gioventù, in colloqui destinati alla pubblicità, alla pubblicità estera prima ancora che a quella del paese, ed anche all'ultima ora in messaggi ed in comunicazioni a rappresentanti della stampa. Idirittidelleanime dellaChiesa Un'altra riflessione e conclu6'ione subito ed inevitabilmente si impone. Non si è dunque tenuto nessun conto delle ripetute assicurazioni e proteste Nostre, non si è tenuto conto alcuno çlelle proteste ed assicurazioni vostre, Venerabili Fratelli, Vescovi d'Italia, sulla natura e sulla attività vera e reale dell'Azione Catto1ica e sui diritti sacro9anti ed inviolabili delle anime e della Chiesa in essa rappresentati cd impersonati. Diciamo, Venerabili Fratelli, i sacrosanti ed inviolabili diritti delle anime e della Chiesa, ed è questa la riflessione e conclu: sione che più di ogni altra si impone, come è di ogni altra la più grave. Già più e più volte, come è notorio, Noi abbiamo , espresso il pen&iero Nostro o me215
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