Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 2 - mar.-apr. 1953

e pura carità crietiana nelle Conferenze di San Vincenzo ed in altri modi, di attività e cooperazione missionaria. E' in presenza di tali fatti e di tale documentazione, dunque coll'occhio e la mano sulla realtà, che Noi abbiamo scinpre detto ed ancora dicia1no che accusare l'Azione Cattolica Italiana di fare della politica era cd è vero e proprio calunniare. I fatti hanno dimostrato a che cosa con questo 9i mirasse, che cosa si preparasse: rare volte si è in così grandi proporzioni avverata la favola del lupo e de.Il' agnello, e la storia non potrà non ricordarsene. Noi, certi fino alla evidenza, di essere e di mantenersi sul terreno religioso, non abbiamo mai creduto che potessimo essere con9iderati come un « potere estero », massime da cattolici e da cattolici Italiani. E' in grazia della potestà apostolica a Noi inde.gnissimi da Dio affidata che i buoni cattolici di tutto il mondo (voi lo sapete molto bene, Venerabili Fratelli) considerano Roma come la seconda patria di tutti e di ciascuno di loro. Non è ancora troppo lontano il giorno ne] quale un uomo di Stato che rimarrà certamente fra i pià celebri, non cattolico nè amico del cattolicesimo, in piena assemblea politica disse, che non poteva considerare come un potere estero quello al quale ubbidivano venti milioni di tedeschi. Per dire poi che nes9Ull goB .b 2 4 G' s· 1 1 ·Ara 1no 1anco vemo dé.l mondo avrebbe lasciato sussistere la situazione creata in Italia dall"Azione Cattolica, bisogna assolutamente ignorare o dimenticare che in tutti gli Stati del mondo fino alla Cina sussiste e vive ed opera l'Azione Cattolica, bene spesso imitante nell'assieme e fino ai particolari l'Azione Cattolica Italiana, spesS)o ancora con forme e particolari organizzativi anche più spiccatan1cnte tali che in Italia. In nessuno Stato del mondo mai l'Azione Cattolica è stata considerata come un pericolo dello Stato : in nessuno Stato del mondo l'Azione Cattolica è stata così odiosamente perseguitata (non vediamo quale altra parola risponda alle realtà e alla verità dei fatti) come in questa No&tra Italia, e in questa medesima Nostra Sede Episcopale Romana, e questa è veramente una situazione assurda, non· da Noi sibbene contro di Noi creata. Ci siamo imposto, Venerabili Fratelli, un grave ed increscioso lavoro. Ci è sembrato un preciso dovere di carità e giustizia patema, e in questo spirito lo abbiamo compiuto al fine di rimettere nella giusta luce fatti e verità che alcuni figli Nostri hanno forse non del tutto consapevolmente messo in luce falsa a danno di altri figli Nostri. Conclusioneiriflessioni Ed ora prima riflessione e conclusione: da quanto sian10 venuti

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