Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

Lettere dalla Francia I PIANI ECONOMICI ,. Il bollettino mensile « Studi e Documenti» del Centro di Ricerche pubblica sotto questo titolo uno studio assai interessante. In esso si afferma la necessità di un risanamento e di una riconversione dell' economin francese, studiando le linee di forza di un secondo piano di modernizzazione previsto dal decreto 11-12-1951. Non si pretende in esso afferma re che lo Stato francese, sotto il regime della odierna maggioranza, possa essere capace di impostare e di realizzare un piano effìciente, ma si vuole solo dare ai lettori una idea pìù precisa dei problemi che un tale piano dovrebbe risolvere. Dopo il primopiano Lo studio del Centro di Ricerche sottolinea dapprima l'accrescimento incontestabile della produzione durante il corso del 1° piano economico e aggiunge successivamente questo importante rilievo: I progressi non sono serviti al migliorn~ento del livello di Bib 92 a Gino Bianco vita ma sono stati assorbiti dagli scopi del piano. « Grazie a questo auniento di produzione, il consumo privato ha potuto au1nentare dal 5 al 6 % in confronto a quello del 1938. E' opportuno ricordare che il 5-6 % in più del 1938 significa un aumento del 30 % sul 1948: noi abbiamo una certa tendenza a dimenticarlo! Le speseimproduttive Il sovrapiù di questa proditzione, che non è stato destinato al consumo privato, è sta,- to impiegato, in grandissima parte, sia per spese disgraziatamente improduttive (armamento) sia per investimenti. Questo è, e non lo si ripeterà mai abbastanza, uno dei drammi del n.ostro Paese, quello cioè di non aver fatto investi1nénti, anzi di aver sperperato, durante i venti anni che hanno preceduto la guerra. Ora, durante questi cinque anni di applicazione del pri111,opiano, no i abbianio risollevato le rovine e coni.pensato parzialmente il ritardo; abbiamo fatto quegli

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