Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

La distribuzione nei vari capitoli di bilancio delle spese complessive - che in totale superarono alquanto il reddito ora citato, giungendo a L. 11.782.268 - rivelò che, mentre nel totale delle famiglie la percentuale di spesa per l'alimentazione era del 58,2 % e quella per altri consumi (abitazione, abbigliamento ecc.) era del 41,8 %, le percentuali medesime venivano a scalarsi come segue se si teneva conto delle categorie interessate: subalterni 60,9 39,1 operai 63,6 36,4 ilnpiegati 54 46 dirigenti 54 46 / indipendenti 51,2 48,8 Al disotto del fabbisogno Fatto riguardo ad una razione alimentare media teorica stabilita in antecedenza, è stato anche rilevato come tutte le categorie in genere restavano al di sotto del fabbisogno previsto per le calorie e per i carboidrati, nonchè - almeno in lieve misura - per le proteine, mentre tutte lo superavano in modo non previsto quanto a consumo dei grassi. Ove si faccia la media dei consumi per persona, tenuto conto di tutte le 628 persone che componevano le famiglie prese in esame, si rilevano molti dati interessanti. Il numero esatto delle famiglie prese in esame essendo stato di 187, la media del numero dei componenti era di 3,36. Bil 88 ca Gino Bianco Il maggior quantitativo consumato spettò al latte, con circa otto litri mensili per famiglia; seguirono il pane, con gr. 7.896; la verdura, con gr. 6.667; la frutta, con gr. · 5.200; il vino, con gr. 4.174; le patate, con gr. 3.506; la pasta, con gr. 1.759; lo zucchero, con gr. 1.675; la carne bovina, con gr. 1.376; l'olio, con gr. 1.440; il pesce fresco, con gr. 1.224; la farina di frumento, con gr. 1.029; e le uova fresche, con gr. 1.020. Nessuno degli altri consumi di generi alimentari registrati raggiunse i 1000 grammi mensili per unità di consumo. Considerando la spesa per unità di consumo, al primo posto viene la carne bovina, con 1.239 lire al mese; seguono: il pane, con L. 985; la verdura, con L. 776; la frutta, con L. 727; l'olio; con L. 645; il latte naturale, con L. 602; il vino, con L. 533; e la carne di vitello, con L. 513. Nessuno degli altci generi alimentari superò le 500 lire mensili per unità di consumo. La spesa del tabacco Particolarmente interessante è rilevare che il consumo del tabacco comportò una spesa media di 774 lire per unità di consumo. Fra gli altri generi, ·predomina la spesa per il vestiario con 3.216 lire per unità di consumo; seguono l'affitto (evidentemente bloccato) con L. 701;

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