sotto-alimentazione che conosciamo in quei continenti ad alto tenore di vita che sono l'America del Nord e l'Europa. Abbondanza e carestia In •che ·modo riconos 1 cere la fame? Non obbligatoriamente con la· sensazione di pena dovuta all'appetito non ooddisfatto. La povertà e la monotonia dell'alimentazione conducono, al contrario, alla perdita dell'appetito: il Messicano che si accontenta per il suo pasto di una ,galletta di mais e di un sorso di acquavite è obbligato, per eccitare il suo appetito, a ricorrere al .pepe .. rone. Si riconosce che un indi viduo o un .gruppo di uomini soffre la fame quando il suo regime alimentare non .gli fornisce il numero di calorie ne- •cessarie al mantenimento in vita (la razione regolare per un adulto che ese.gua un lavoro normale si aggira dalle 3.000 alle 3.500 calorie al .giorno; i popoli che debbono accontentarsi di 1.000-1.500 calorie al giorno, come nel caso di certi paesi dell'America del Sud o dell'Asia, conoscono la «fame cronica » che conduce alla morte per inedia in un periodo di temp-0 più o meno lungo: questo era il regime dei campi di deportazione Nazisti). 6 LJ,Jlioteca Gino Bianco La "fame parziale., Vi è uno .stato di « fame parziale» quando nella razione di calorie l'assenza di alimenti quali la frutta, i legumi verdi, il latte, la carne, ecc., determina, per la mancanza di vitamine, proteine, ecc., una debolezza generale (anemfa, rachitismo), una predisrposizione alla tubercolosi o produce alcune .gravissime malattie come il beriberi o la pellagra, malattie che si trovano, lar.gamente diffuse nel sud ·degli Stati Uniti o in Italia, tra il proletariato agricolo. Di questi dati statistici, pertanto, ciò che maggiormente ci colpisce, è l'estrema ineguaglianza di consumazione nel mondo: 30 % degli uomini consumano 1'80 % dei prodotti alimentari. Una piccola parte dell'umanità (10% al massimo) dispone di una razione alimentar~ superiore alle 3.000 ra1orie e la sua <<speranza di vita» arriva. fino a -6·5 anni. Più della metà dell'umanità deve, viceversa, accontentarsi di 1.500 calorie e la S'lla « speranz:1 di vita » raggiunge i 40 anni. Tra i privilegiati, trc,v.iamo .principalmente gU S~ati Uniti: con il 6% della popolnzìone mondiale, cons,uma11~ il 40% di zucch~ro, il 25 % di _fr.utta, ecc. Il Io:ro tenore di vita, H più alto del mondo a dispetto 81
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