Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

ilnperfezioni, esse tendono verso nuovi rapporti sociali di produzione a vantag,gio dei salariati. Il suo t-uolo è d'orientare, consigliare, mettere in guardia, tracciare le prospettive dei delega ti operai, dei consiglieri tecnici delle centrali e l'intera massa dei lavoratori. Lo sviluppo d'una élite competente nei ranghi della classe lavCYratrice forgerà l'armatura di cui oggi il sindacalismo libero manca in troppi settori; tanto più che questa élite sarà stata formata in diretto contatto con la realtà e l'esperienza. Dove i Sindacati liberi dispongono della maggioranza o d'una influenza maggi<Yritaria tutti i loro sforzi debbono convergere in vista di trasformare l'impresa in impresa-pilota. Solo i successi come gli insuccessi potranno determina - re la soluzione la più efficiente, la più valida. E' su tale base obiettiva che l'unità sindacale potrà !realizzarsi. Proponendo, di fronte al sindacalismo staliniano, le ► condizioni di una potenza originale, iì movimento sindacale libero potrà lottare su un piede di eguaglianza con la classe padronale, malgrado la enormità dei mezzi di questa ultima, e far nascere nell'azione le idee e i mezzi capaci di conduirlo verso una completa emancipazione. Diventare quello che avrebbe dovuto essere, questa è la unica speranza del movimento sindacale. ~~· L'un;ficazione Cisl / Uil Il « gentleman agreement » del 7 febbraio 1953, prevede ai punti: d) in relazione ai problemi organizzativi, si assume l'impegno di non sottrarsi reciprocamente i propri soci: e) allo scopo di curare l'attuazione dei punti che precedono ~ di derilnere eventuali controversie, si costituirà un Comitato for- . mato da delegati delle due Segreterie. Comunque eventuali contrasti, per nessuna ragione, dovranno essere oggetto di notizie alla stampa. 74 Bibllulvva Gino Bianco

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