Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

DOCUMENTI I contratdtiapprendizdzioDonBosco Eeco la copia dei contratti di lavoro che Don Bosco stipulava 'fJei giovani dell'Oratorio fino al 1852 in carta semplice; nel 1852 - cent'anni fa - in carta bollata. « In virtù della presente privata scrittura da potersi insinuare a semplice richiesta di una delle parti, fatta nella Casa dell'Oratorio di S. Francesco di Sales tra il sig. Carlo Aimino ed il suo giovane Giuseppe Bordone allievo di detto Oratorio, assistito dal suo cauzionario sig. Ritner Vittorio, si è convenuto quanto segue: 1) Il sig. Carlo Aimino riceve come apprendizzo nell'arte sua di vetraio il giovane Giuseppe Bordone nativo di Biella, promette e si obbliga di insegnargli la medesima nello spazio di tre anni, i quali avranno il loro termine con tutto il mille ottocento cinquantaquattro, il primo dicembre, e dargli durante il corso del suo apprendizzaggio le necessarie 58 Biblloreca Gino Bianco istruzioni e le migliori regole riguardanti l'arte sua ed insieme gli opportuni avvisi relativi alla sua buona condotta, con correggerlo, nel caso di qualche mancamento, con parola e non altrimenti e si obbliga pure di occuparlo continuamente in lavori relativi all'arte sua e non estranei ad essa con aver cura che non eccedano le sue forze; 2) Lo stesso mastro dovrà lasciare per intero liberi tutti i giorni festivi dell'anno all'apprendizzo acciocché possa in essi attendere alle sacre funzioni, alla scuola domenicale ed agli altri suoi doveri come allievo ·di detto Oratorio. Qualora l'apprendizzo per causa di malattia (o di altro legittimo motivo) si assentasse dal suo dovere, il mastro avrà diritto a buonificazioni per tutto quello spazio di tempo che eccederà li 15 giorni nel corso dell'anno. Tale indennità verrà fatta dall'apprendizzo con ..

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