Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

sparmio lecito la collettività nulla ha diritto di percepire malgrado il contrario parere di Se. y. dire poi come egli fa che il risparmio vale in quanto la collettività lo accetta è un capovolgere il eone.etto di valore: la collettività invece accetta il risparmio in quanto vale cioè per la sti1na che di esso fa la Società. E qui mi torna acconcio sottolineare che l'amico è caduto in un altro errore: quello di credere che il denaro abbia solo la funzione di metro dei valori, mentre esso ha anche un valore in sè, altrimenti non si comprenderebbe perchè stampando biglietti di banca senza copertura 1netallica la cartamoneta deprezzi. « Meno che meno quindi accetto la conclusione della confisca del risparmio ad opera dei meno abbienti, mentre non vedrei nulla di contrario a che una legge ponesse una i1nposta progressiva sul superfluo per sovvenire le necessità di chi ne è ben lontano, per quanto non mi nasconda la enorme difficoltà di stabilire il limite oltrepassato il quale si entra nella zorz,a del superfluo. « Un'altra conseguenza che deriva logica da quanto ho premesso si è la legittimità di consentire l'investimento del risparmio in capitale. Il capitale non è capltallsÒto « Il capitale è profondaniente diverso dal capitalismo, il capitale è una necessità inderogabile della nostra economia, 44 Bibl101ecaGino Bianco f andato sul rispetto del diritto di proprietà, il secondo è la degenerazione della funzione economica propria del primo. Il capitalismo è capitale accumulato mediante usura, sfruttamento del lavoratore grazie a salari ingiusti, sfruttamento del· consumatore a prezzi di monopolio con fenomeni di Konck-out, manovre borsistiche immorali, industria del f allimento, ecc... ecc..., è capitale insomma che agisce contro le leggi dell'etica. « Mi pare quindi che la nostra linea di condotta si possa sintetizzare in ·questa formula: « Combattere il capitale -vuol dire piombare a capo fitto nel comuntsmo anche se ci si arriva attraverso la fase di socializzazione dei mezzi di produzione, di cui un podromo è lo stato banchiere, o lavorante gli acciai di Cogne, o importante i petroli o rajftnante gli olii minerali. Tutti proprietari « Ora l'unico metodo di combattere il capitalismo senza co1nbattere il capitale è quello di aumentare il numero dei proprietari fino al punto di poter giungere, se fosse possibile, alla attuazione della formula tutti i lavoratori proprietari. « Per giungere a questo scopo ci sono tante vie: nel canipo agrario, fin dove necessità tecniche indomabili non inipongano diverso, è la piccola proprietà; nel campo industriale stesso, non è vero che lo artigianato sia completamente morto. Una recente inchiesta della Camera di Commercio ha .

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