un più preciso tentativo di giustificare la famosa lettera. « Anzitutto plaudo all'iniziativa di studiare le fonti della dottrina cattolica, specie la scolastica perchè è esattissi1no che, molte volte, in economia, si sono gabellate per cattoliche dottrine che lo erano come il famigerato diritti divino dei re in politica. Studiarele scolesllce « Studiare la scolastica con animo pieno di rispetto pe1· la verità e con l'intento di continuar la mirabile scuola perchè il mondo, soprattutto quello economico, ha camminato dal 1200 ad oggi, come la continuò a suo tempo la scuola spagnola e, soprattutto quel gigante che si chiama Suarez. « Voglio anzi subito appiicare tale principio nel. discutere la disamina del risparmio e del capitale fatta· nell'articolo che . non mi persuade. « Se. y. cita di S. To1nmaso un testo tratto dalla 2 quaestio 32: ma lo fa in modo. incompleto,· per l'esatta conoscenza del pensiero è necessario riportare tutto un periodo: "Ad secondum dicendum est quo bona temporalia, quae homini divinitus conferentur eius · quidem sunt quantum ad proprietatem; sed quantum ad usum non solum debent cius sede aliorum qui ex eis sustentari possent ex eo quod ei superf luit". « Ho sottolineato la parte · non citata dall'insieme del periodo il pensiero dell' àquinate riesce lucidissimo e ne discendono le seguenti conclusioni: Biblioteca Gino Bianco « 1 J La proprietà è pienamente ammessa come diritto di natura; « 2) Il diritto degli altri sull'uso della proprietà - e uso della proprietà stessa - comincia solo col superflu;J. « 3 J Quello che supera le necessità odierne e quelle prevedibili deve essere dato agli altri. « Non è detto che il rispar-· mio sia superfluo; anzi, nei limiti della prevedibilità uniana, può essere un dovere a fronteggiare improvvise evenienze dovute a fluttuazioni economiche, malattia, disoccupazione, o evenienze certe come la vecchiaia. « Il risparmio quindi, quando non attinge il s'l!,perfluo è lecito, sotto qualunque forma sia fatto; accumulo di merci nella economia primitiva del baratto o accumulo di denaro, investibile o meno in titoli nella economia monetaria. Un primoerrore di se. y « Ed è qui un primo errore di Se. y. non avere sceveràto bene il contenuto logico del termine risparmio. « Da questo primo errore ne è venuto un secondo: credere che non sia lecito percepire interesse dalla concessione del denaro ad altri. Il Cantano ha già spiegato che esso è leçito per il fatto del lucro cessante e del danno emergente, io vi aggiungo un terzo motivo: il periculutl) sortis, cioè l'alea. « Altra conseguenza che ne deriva si è che su questo ri43
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