È control'umananature? Che ciò sia contro l'u1nana natura delle cose, non mi pare. L'artigianato non domina più il rit1no della vita econo1nica odierna. La -piccola proprietà agricola ha bisogno, pel suo sviluppo, di consorzi, di raggrupparsi. La cooperazione agricola tra piccoli proprietari resiste ancora agli attacchi del tempo, ed è la migliore docu111,entazioneche non è più l'individualità a dominare in questa forma, di produzione, ma la collettività. La fabbrica, sopprimendo la bottega, ha creato la collettività che pro.duce, con migliaia e migliaia di me1nbri, per la stessa impresa capitalista. Le imprese hanno creato i « trusts », i « trusts » hanno invaso e dominano l' econo1nia di Stato, che è . economia di t11,tta la Nazione, di tutti i cittadini. Lo Stato difende i « trusts », le imprese, fa dipendere la sua finanza da essi, per impedire fenomeni di disoccupazione che danneggerebbero i cittadini. Ecco l'economia « collettivistica » in funzione. Il problema, considerate le innegabili defi,- cenze dell'odierno sistema economico, sta nel sostituire all'egoismo di pochi, il bene di tutti. L'Amico nella sua lettera ha indicato una via, ch'io convintamente accetto. L'obiettivo, che questo 111,ovimento si propone, può e deve essere il nostro obiettivo. I cattolici, rileggendo S. Tommaso d'Aquino e gli al,tri Scolastici, meditando sulle verità fondamentali Biblioteca Gino Bianco della loro religione, sulle verità e massime cristiane, troveranno come il diritto di proprietà non sia precisamente quello che molti di essi intendono: che in economia è più questione sul come riuscire a sollevare l'u1nana indigenza, che l'attaccarsi ed il rinchiudersi in forme viete e superate: che la collettivizzazione, intesa nell'imp,:esa collettiva dei produttori con la proprietà socializzata dei mezzi di produzione e di scambio, coincide coll'abolizione del salariato,- e dovrebbe essere la 111,ètafinale, se fosse possib-ile col nietodo della collaborazione di classe, dei postulati sociali cattolici di partecipazione agli utili e di azionariato operaio, come dimostrò l'amico nostro, l'avveramento del motto social cattolico: tutti i lavoratori proprietari. Ma un problema che non sfugge ad alcuno è questo: la necessità di avere dei dirigenti che diano garanzia per l'attuazione di questo programma sociale. Occorre prepararli. Occorre avere una coscienza morale e capacità tecnica-amministrativa nei produttori associati. lt1 entre la -seconda, -niediante una sforzo continuo e tenace, attraverso alla collaborazione tecnica che già si verifica da parte della classe lavoratrice, anche se iniperf ettamente, nel processo produttivo-tecnico-amministrativo, potrà essere acquisita, la pri111,a non può essere che il risultato di principii morali ,çuperiori. Il Cristianesimo, dottrina di amore, negazione di ogni egoismo, è somma di tali principii, 41
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