Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

In dl/esa del/' <ramico» Le ar,:omentazioni di se. y Cari amici de « Il Lavoratore». Ho letto con piacere la « Lettera d'un amico », pubblicata nell'ultimo numero del Lavoratore. Condivido pienamente i criteri in/ orma tori dell'articolo in questione, e mi permetto di aggiungere alcune mie particolari osservazioni. Esse possono costituire una anticipata risposta a obiezioni che potrebbero farei assertori della dottrina sociale cattolica e di altre teorie economiche. Il risparmio è previdenza Ecco di che si tratta. Si sostiene da molti economisti, specie cattolici, essere il risparmio non altro che la determinante del capitale, e che perciò il capitale è legittimo in quanto è legittimo il risparmio. Qui occorre /are la 1nedesima chiarificazione che l'amico ha fatto a proposito di collaborazione di , classe. Dicesi, dagli economisti, che il capitale è la ricchezza non consumata e reimpiegata nella produzione: dicesi che il rispannio è la parte di guadagno non adoperato nei bisogni quotidiani, messo in serbò dagli operai per le loro necessità in caso di vecchiaia, invalidità al lavoro, malattia- o disoccupazione. Ossia si assegna al risparmio una funzione di previdenza, mentre si assegna al . Bibliofeca Gino Bianco capitale una funzione di sfruttamento. Ne deriva perciò che il risparmio non dovrebbe considerarsi come capitale e che l'una cosa non equivarrebbe all'altra. Il risparmio sarebbe dunque legittimo in quanto è legittima la sua funzione, mentre altrettanto non sarebbe il capitale, come già dimostrò l'Amico nella sua lettera. E' il sistema economico odierno che ha confuso il capitale nel risparmio, perchè essendosi ammesso che il danaro può produrre altro danaro sotto forma d'interesse, si è ottenuto che il risparmio fosse impiegato quale capitale, appunto nella forma dei depositi alle Banche, di cui parlava l'amico nostro: diventasse perciò capitale alla sua volta, con compiti che precisamente non sono que!li assegnatigli dalla sua funzione. Di qui è sorta · la errata concezione che si ha del risparmio e del capitale, confusi come termini identici epperciò era necessaria una chiarificazione. Posto che il risparmio ha un. com11ito di previdenza, cioP- di aiuto in caso di necessità, ne consegue un compito di assistenza all'individuo, ovvero di mutualità verso l'individuo, da parte del risparmio. Sorge la figura morale, o etica, che dir si voglia, del risparmio. Il risparmio vie37

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