dei cattolici nell'avvenire dice: « Siamo spesso, con/ essiamolo, codardi e poi per coprire la nostra codardia invochiamo la prudenza e la modestia, come se Cristo ci avesse ingiunto di mettere la candela sotto il moggio. Ammirabili nei nostri lamenti, ma non ci muoviamo per prevenire future ingiustizie. Vi è una dolorosa mancanza di carattere pubblico cattolico: sianio devoti alla reli- 'gione la domenica o quando recitiamo le nostre preghiere al matUno o alla sera, ma nelle battaglie col rnondo sembra che noi ci dimentichiamo della nostra fede ed i nostri uomini pubblici sono svelti a far getto di ogni veste cattolica. I o vi dico: gettiamoci alla testa della lotta. Che conta se alle volte sbaglieremo? Il buon successo non è prova di valore o di 1nerito. Il conservalorlsmo ·aridocadavere Se non ci avventurerenio 1nai non guadagneremo 1nai nulla. Quel conservatorismo che cerca di essere sempre al sicuro è arido cada vere. Non badate a critiche: non mancheranno mai. Di solito vengono da fannulloni che si rallegrano se la azione fallisce per avere una scusa alla propria poltroneria. Non temete le innovazioni, purchè i principi siano ben custoditi; il tempo spira a novità e l'azione religiosa, per armonizzarsi coll'età, deve prendere nuove forme e nuove direzioni. Lasciate anche esistere l'azio32 BiL.."' .".ca Gino Bianco ne individ_uale: il laico non ha mestieri di aspettare il sacerdote; nè il sacerdote il vescovo, nè il vescovo il Papa. I timidi si muovono in massa i forti . a piccole schiere. · Quando siano necessari sforzi rtuniti siate pronti ad agire ed pbbedire agli ordini che vi son dati». Nonaver paure Perdonatemi la lunghezza della citazione. L'ho riportata perchè mi pare che in essa si possono avere dei principii per orientare anche la nostra attività nelle contingenze presenti. Non aver paura della novità e mettersi alla testa della lotta, tener ben saldi i principii e non badare alle cri ti che. Tutti quelli che non sono ciechì sanno che siamo in un profondo periodo di elaborazione sociale e di trasformazione sociale. E' tutta una soc-ietà nuova che si va elaborando, è tutto un ordinamento nuovo che va maturando anche se col gelo attuale alla superficie nulla o quasi aflìora. Questo rinnovamento sarà tanto più grande e profondo quanto più tarderd e quanta maggior reazione troverà sulla sua via a sbarrargli il cammino. Non ci sono forze umane capaci di fermarlo. Tut .. ta la reazione non potrà che renderlo più completo e più travolgente e forse anche, Dio non voglia, più sanguinoso. Viviamo su di un vulcano; è inu-
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