Ee " coae nuoue,, e i cattolici '27 anni fa come adesso Siccome da più parti, per l'attualità, è stato chiesto di pubbli,care per intero il dibattito di 27 anni fa aperto dal « Lavoratore » di Torino colla « lettera di un amico » riportata assieme alla risposta di A,chille Grandi nel nostro numero del dicembre scorso, ben volentieri aderiamo, riproducendo qui di seguito vari scritti, che completano e dimostrano l'ampiezza di quel dibattito. Un nohile C,arlo Lowera di l'a•tlarllone Caro Ra.pelli. Anche se il mio intervento nella discussione che « Il Lavoratore » ha iniziato, possa parere a qualcuno pregiudica-to dall'appartener io a quella disgraziata classe capitalistica, tanto disCU$Sa, il problema posto dall'ignoto scrittore è di. tale importanza, per cui penso che ognuno del:)ba farlo un pò suo, studiandone gli eventuali sviluppi, soprattutto trattandone con piena sincerità: ed ecco il mio molto modesto parere in merito. Nel problema della proprietà - come in tutto ciò che è molto complesso - avviene 20 Bil ca Gino Bianco che teoria e pratica mal si fondono insieme. Davanti ad un esanie metafisicamente critico dell'istituto della proprietà, si può anche giungere logica1nente alla conclusione che ad una potenziale eguaglianza degli uomini tra loro, dovrebbe rispondere una eguale capacità di possedere: anzi meglio; davanti alla ricchezza, tutti dovrebbero trovarsi in eguale possibilià di acquisto e di uso. In una civiltà platonica, ossia· chimerica, dovrebbe quindi esistere una continua e rinnovantesi distribuzione di ricchezza equa1nente commisurata
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