munista tu eri intervenuto e coraggiosamente avevi parlato, incurante dei fischi contro di te organizzati. Successivamente «l'Unità» del mercoledì dopo ospitava un articolo di Luigi Longo intitolato « Togni e Rapelli ». L'articolo cercava di metterci in contrapposizione e concludeva: « Ma gli ottomila congressisti di Milano - operai, impiegati, tecnici - di ogni parte d'Italia e di diversa fede politica e ideologica, tutti sinceri e fermi sostenitori dei Consigli di Gestione, hanno saputo veder giusto: hanno saputo distinguere gli amici e i nemici dell'istituzione che sta loro a cuore, e hanno. fischiato l'on. Togni, den1ocristiano e ministro, nemico dei· Consigli di Gestione, e hanno applaudito l'on. Rapelli, democristiano e sinda- . calista, fautore sul serio dei Consigli di Gestione». Tu sai come fin d'allora io abbia respinta questa contrappo3izione, anche perchè proprio in quei giorni tu avevi, contro il parere di molti, fatto fir1nare un decreto cli.e porta il tuo nome, perché venisse costituita una commissione per la ,realizzazione di forme di collaborazione da parte dei lavoratori alla gestione aziendale. Le successive vicende ti videro poco dopo distolto, il 15 dicembre 1947, da quell'importante dicastero, e i tuoi successori anche se socialisti non diedero corso al tuo decreto di cui ancora nell'autunno del 1951 io ne richiedevo l'attuazione, in sede parlamentare. Chi dunque il nemico? Ed ora la tua lettera conferma come tu, che sei alla testa dell'organizzazione dei dirigenti d'azienda, sai, per la tua esperienza, e per l'esperienza dei tuoi consociati che il problema della collaborazione azienda esiste tuttora, anche se al posto dei consigli di gestione, di efficenza altri nomi vogliono sostituirsi (relazioni umane, consigli degli anziani, comitati di produttività), ed è per questo che sarà assai gradita tra i lavo- , ratori questa tua decisa presa di posizione. Insieme ci siamo battutti alla• Costituente, nella sottocommissione dei rapporti economico-sociali, per l'affermazione delle idee cristiano-sociali: quelle idee che ancora in gran parte devono trovare realizzazione, e per le quali dobbiamo batterci ancora, prima fra tutte la collaborazione dei lavora.tori nelle aziende, il che vuol dire collaborazione tra lavoratori e dirigenti, per la miglior sorte delle aziende stesse. GIUSEPPE RAPELLI 19 Bibliqteca Gino Bianco
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