Potrà capitare, come si vede, che alcune circoscrizioni abbiano un seggio in più o in meno di quelli che spettano in base alla popolazione. Il f enomeno incontra una autolimitazione nel meccanismo medesimo della ripartizione dei seggi ed è da attribuirsi esclusivamente alla dispersione dei voti, per cui nessuna lista e nessun candidato potranno lamentare di essere stati danneggiati. Nel nostro esempio, infatti, la II circoscrizione ha avuto un eletto in più rispetto ai seggi spettanti e la I ne ha -àvuto uno in meno. Ma a quale lista dovremmo noi dare il seggio mancante alla I circoscrizione, quando a causa della dispersione dei resti, nessuna delle liste presentate è riuscita a conseguire una rilevante frazione di quoziente? (Si badi che la più alta cifra decimale non utilizzata nella I circoscrizione è quella del P.N.M. pari a 0,32, méno di un terzo di quoziente). L'eventualità suesposta comporta, però, come si è detto, la necessità di considerare rappresentanti del Collegio Unico Nazionale quei candidati delle singole circoscrizioni che risultano eletti a seguito dell'utilizzazione delle cifre decimali. In questo modo, non soltanto ci si riferisce ad un istituto . già esistente nella nostra legislazione elettorale, ma si opera pure jn maniera più aderente alla realtà, perché chi ha con14 B,u,,vteca Gino Bianco .. seguito in un collegio, ad esempio, soltanto il 40% del quoziente ed è risultato ugualmente eletto, ha fruito evidentemente di un altro 60% di quoziente raccolto complessivamente in varie altre circoscrizioni: egli quindi non può considerarsi rappresentante esclusivo della circoscrizione nella quale si è presentato,. ma anche delle altre che hanno contribuito a farlo eleggere. Tutte le operazioni di attribuzione dei seggi alle liste e alle circoscrizioni, vengono eseguite dall'Ufficio elettorale nazionale, mentre gli uffici circoscrizionali eseguono il computo dei voti preferenziali conseguiti dai vari candidati, in base ai quali si procede come in passato alla proclamazione dei pochi eletti fra i tanti « vocati ». Così si concludono le varie operazioni elettorali, molto più facili nella pratica attuazione di quanto non appaiano in una qualsiasi esposizione, sia pure minuziosa. Così si conclude pure la fatica che tu - caro Rapelfi - mi hai affidata!... Intendo aggiungere soltanto un augurio per la Camera che sarà eletta col nuovo sistema - affinché sappia interpretare e realizzare le aspirazioni del nostro popolo - e un augurio fervido e affettuoso per te e per la tua at .. tività nella nuova legislatura.
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