care, e questa circostanza contribuì naturalmente in modo considerevole al successo. La nuova tariffa doganale, i trattati di co·m,mercio, la legge sul controllo delle derrate alimentari, quella sulla lotta contro le epizoozie, la codificazione del diritto rurale di successione hanno rappresentato raltrettante tappe del cammino compiuto. I contadini ripresero a sperare e acquistarono· fiducia nelle proprie forze e nella loro organizzazione. Nonostante le due guerre mondiali e la crisi econom,ica generale sopravvenuta nell'intervallo, l'ascesa della classe contadina svizzera non è stata interrotta. Durante gli anni di guerra, l'Unione Svizzera -degli agricoltori ► ha dato alle autorità una collaborazione altrettanto fedele che preziosa nell'a,dempimento dei grandi compiti d'ordine economico che si imponevano. Dal 1914 al 1918 si sono venute creando, col suo concorso, nuove istituzioni, quali l'Unione Svizzera del commercio caseario e l'organizzazione per le mediazioni del bestiame da macelleria e le federazioni agricole hanno organizzato l'approvvigionamento del latte e cooperato alla distribuzione dei cereali. Dura-nte la seconda guerra, l'Unione e i suoi membri hanno messo la loro organizzazione a disposizione della Confederazione, permettendo· di assicurare con rapidità e senza strappi il contingentamento e il razionamento dei consumi, come pure l'approvvigionamento dell'esercito. Il peiiiodo ,di crisi intorno al 1930 sottopo·se l'Un.ione Svizzera degli agricoltori a-d una dura prova. Essa riuscì indubbiamente ad evitare il peggio, ma l'agricoltore prestò allora meno attenzione a ciò che non alle perdite subite. Inoltre quella crisi economica si accompagnò a una cr.isi d'ordine psicologico tra gli agricoltori, i quali furono così tratti ad aderire a movimenti separatisti che, se eccellevano nella critica, si mostrarono invece deboli dal punto di vista costruttivo. Tutta via, quando scoppiò la seconda guerra mondiale, si riconobbe che l'opera dell'Unione e dei suoi membri era ancora solida e che la classe contadina svizzera continuava sostanzialmente a se• guire coloro che la avevano tratta dalla rovina. L'Unione esortò allora i suoi membri a compiere il loro dovere e a dar prova di patriottismo, ma nello stesso tempo chiese che si facesse equitativamente giustizia alle sue rivendicazioni. Ora, dopo cinquant'anni dalla sua fondazr.ione e a. di,spetto di tutte le critiche e di tutti i rimproveri, essa può dichiarare che, sotto la sua direzione, gli agricoltori svizzeri hanno nel buono e nel cattivo tempo compiuto· il loro dovere verso la famiglia e la patria. (Riassunto da LAU R: « Le Paysan Suisse ») 112 Biblioteca Gino Bianco
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