Lettere ai Lavoratori - anno II - n. 1 - gen.-feb. 1953

L'edilizia popolare UNIFICARE L INIZIATIVE? Dopo anni di in tensa attività nel campo dell'edilizia popolare sembra opportuno esaminare brevemente la situazione al fine di ri - levarne gli aspetti positivi, per mantene 1 rli e potenziarli di sottolineare quelli negativi: per evitarli, e di indicare le eventuali necessarie modifiche di indirizzo. Case per il popolo ne ven - gono -costruite dagli Istituiti\ provinciali per le case popolari, dall'Istituto nazionale per le case degli Impiegati dello Stato, dagli Enti locali e cen - t1 rali per i propri dipendenti, dalla Gestione INA-Casa per i lavoratori che versano i previsti contributi, da molti Co- ~uni e dall'Unrra-Casas per le categorie più bisognose. Lo Stato poi contribuisce allo sviluppo dell'iniziativa privata con speciali concessioni, specie di carattere fiscale, ed aiuta il risparmio privato con le Leggi per le cooperative e102 81011otecaGino Bianco STANlSLAO CESCHI nato nel 1903, tngegnere, senatore d. c. dilizie e per il Fondo di incremento edilizio. E' un complesso di attività e di provvidenze indubbiamente ragguardevole, e basta passare per Je vie di ogni centro abitato, grande o piccolo, per accorgersi di un singolare e non ordinario fervore costruttivo. Questo complesso pu,r imponente si presenta però subito come il ~rutto di un susseguirsi non organico di iniziative. Infatti le Leggi che trattano questa materia sono state fatte quasi tutte indipendentemente l'una dall'altra. Una prima conseguenza di questa disorganica origine della legislazione per l'edilizia popolare riguarda l'impo~azio-

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