Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1952

Prospettive Europee LACOMUNITAÀGRICOLA I N SINTESI, una Comunità agricola europea potrebbe prefiggersi alcune tappe, se mai dovesse sorgere. Dovrebbe: a) proporsi di pToseguire decisamente un processo di liberazione di scambi e di integrazione tra le economie dei Paesi aderenti; b) partire dalla esatta conoscenza del fabbisogno dei prodotti, che forma no oggetto del « pool », nei Paesi e;he vi partecipano. della prodnzi,Jne, della organizzazione del ·mercato interno, della regolamentazione del cornnrvercio con L'estero, appurando quali siano in concreto i numerosi ostacoli agli scambi esistenti in C'iascuno dei paesi aderenti; c) considerare il maggior numero possibile di prodotti, sia pure con criterio di progressivo esame nel tempo, per ammettere ciascun Paese alla possibilità di compenso t'ra danni eventuali, che riscon - trasse in un settore per la proP'ria partecipazione al « pool » e vantaggi conseguibili in altri settori; 680 • Bib c1 Gino Bianco GIUSEPPE. UGO PAPI professore di economia politica all' Università di Roma, 1nembro della F.A.O. d) incoraggiare lo sviluppo del progresso tecnico, mediante •capillare diffusione di tutti i perfezionamenti, val ti a deprimere il costo di produzione, soprattutto nei paesi dove si presenta più costosa e perseguire tenacemente la più razionale utilizzazione dei fattori produttivi, in primo luogo della mano d'opera; e) prendere in seria considerazione, a questo proposito, il problema delle eccedenze di ene'rgie lavorative iln taluni paesi e di deficienze in altri: il che, in certi casi, opera appunto come artificioso rialzo di costi e costituisce impedimento a sviluppi adeguati di attività produttive; f) provvedere ad una politica di accertamento delle quantità esportabili di prodotti in ciascun Paese e precisare l'imp~o dei Paesi aderenti

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