9ndagini nelle categorie I portuali F ORSE più nel porto di ,Genova che altrove si appalesano chiaramente i sintomi della relatiYità delle conquiste sindacali, di fronte al divario profondo che esiste fra lavoratori iscritti ai ruoli del consorzio del porto e gli aspiranti a tale iscrizione, ossia i lavoratori avventizi. Giova notare che il consorzio autonomo del porto di Genova, che si differenzia in ciò dalla situazione degli altri porti nazionali, è un ente di diritto pubblico avente facoltà di emanare norme giuridiche in virtù di un potere dello Stato, allo scopo di coordinare le operazioni ed il lavoro nel porto stesso. E' notorio che nei porti il lavoro non ha la caratteristica della uniiformità delle altre aziende industriali o commer- - ciali risentendo esso necessariamente del flusso e riflusso derivante dall'approdo o non approdo di navi a seconda delle circostanze. Ne consegue perciò che i lavoratori debbono far fronte alle necessità di sbarco di merci, riparazioni di navi ecc. cose che, specialmente queste ultime, sono 678 Bi a Gino Bianco • genovesi ROMOLOPALLENZONA nato nel 1897~ sindacalista, deputato d.c. caratterizzate da punte altissime di necessità di mano d'opera con altrettante soste quando mancano tali lavori. Come può essere e come viene risolta tale alternativa? Da questa situazione di mutevolezza nel mercato del lavoro nel porto nasce il grosso pr-oblema della mano d'opera che è comunemente conosciuto attraverso i con trasti fra lavoratori di ruo}o e lavoratori avventizi. Chi sono i primi, chi i secondi? Si deve notare anzitutto che i lavoratori del porto, anche manovali, debbono acquisire una specifica capacità a ttinente alla particolare pericolosità del lavoro sulle banchine e nelle stive delle navi, sia dal punto di vista di salvaguardia degli infortuni, sia dalle capacità di rendimento al fine di rendere meno costose le operazioni di sbarco, più per-
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