Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1952

gico peTò che l'elenco deve tener conto della concorrenza di quegli elementi logistici e di fiducia, ed essere quindi già selezionato; deve cioè contenere i nominativi di quei m,edici c h e possano essere considerati i migliori dal punto di vista professionale e che risiedono nella stessa zona in cui risiedono gli assicurati. A prima vista tale criterio potrebbe sembra•re restrittivo; ma se è vero che ognuno tende a crearsi il proprio medico di famiglia, a questo elenco selezionato per numero, per capacità e per residenza isi dovrà giungere prima o poi per pTocesso naturale. Un altro fattore è da tener presente, che può sfuggire ad una valutazione teorica della questione, ma che l'esperienza quotidianamente conferma. E cioè che molto spesso l'ampiezza eccessiva degli elenchi, in cui può effettuarsi la • libe,ra scelta del medico, in pratica si traduce in aumento incontTollabile del ricorso all'assistenza. Ciò non tanto per il maggior possibile esercizio della stes•sa 1i b e r a scelta, quanto per l'esaltazione di un certo spirito di concorrenza, che si accentua in modo particolare sul teTreno in cui opera l'assicurazione sociale e per cui si delinea di fatto un comportamento nei rapporti fra medici ed assicurati - non Biblioteca Gino Bianco disciplinati da vincoli di natura economica - che finisce per aver gravi consegu,enze sul piano sociale. Se si tiene conto, infatti, che i maggiori oneTi conseguenti ad un 1 sistema di larga apertura finiscono per gravare sui bilanci degli Istituti in misura non sopportabile, facilmente si deduce che a fare le spese del sistema vengono chiama ti proprio i lavoratori, per effetto di una eccessiva incidenza degli oneri sociali sulle retribuzioni, che molto spesso sono sufficienti appena per le immediate necessità della vita. Limitare quindi, secondo criteri di selezione naturale e professionale, il numero dei medici sui quali può cadere la scelta da pa,rte del lavoratore con il reciproco consenso del medico, alle effettive esigenze del totale degli assicura ti si ritiene sia il miglior punto di incontro degli interessi in contrasto. Occorre tener pTesente del resto che, di fronte alla popolazione assicurata rimane sempre, come clientela della libera professione, il maggior numero di cittadini; clientela che, avendo più cospicue risorse economiche, Tiporta l'equilibrio nel complesso degli isteressi propri della libera professione del medico. 671

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