male, perchè insegna ai nostri dirigenti dell'industria a calcolare le entità produttive, a calcolarle con esattezza, a tener conto con altrettanta esattezza delle cose reali della p1roduzione e a non perdersi· in chiacchiere su « dati orientativi », campati in aria. Non è male, perchè insegna ai nostri dirigenti dell'industria a cercare, trovare e sfruttare le , riserve nascoste, che si· celano in seno alla produzione, e a non mettersele sotto i piedi. Non è male, perchè insegna ai nostri dirigenti dell'industria a migliorare sistema ticamen te i metodi della produzione, a diminuire il costo di produzione, ad attuare un rendimento commerciale e a ottenere che le aziende siano in attivo. E' questa una buona scuola pratica, che accelet-a lo sviluppo dei nostri quadri economici e la loro trasforma - zione in veri dirigenti della produzione socialista nella fase attuale di sviluppo. Dirigenti che non calcolano , Il male non è che da noi la legge del valore influisca sulla produzione. Il m1ale è che i nostri dirigenti dell'industria e i dirigenti della pianificazione, salvo rare eccezioni, non conoscono bene l'azione della legge del valore, non la Biblioteca Gino Bianco studiano e non sanno tenerne conto nei loro calcoli. Così appunto si spiega la confusione che. ancora regna da noi nella questione della politica dei prezzi. Ecco uno dei tanti esempi. Qualche tempo fa si decise dì regolare neU'in teresse della coltivazione del cotone il !'apporto tra i prezzi del cotone e del grano, di precisare i prezzi del grano venduto ai raccoglitori di cotone e di aumentare i prezzi del cotone consegnato allo Stato. A questo proposito i nostri dirigenti d'~7.ÌC'·nc1e.odirigenti della pianificazione avanzarono una proposta, che non potè non riempire di stupore i membri del Comitato centrale perchè, secondo questa proposta, il prezzo di una tonnellata di grano doveva essere quasi uguale a quello di una tonnellata di cotone, e il prezzo di una tonnellata di grano veniva uguagliato a quello di una. tonnellata di pane. Alle osservazioni dei membri del Comitato centrale che il prezzo di una tonnellata di pane deve essere superiore al prezzo di una tonnellata di grano in considerazione delle spese supplementari relative alla macinazione e alla cottura, che il cotone c-0sta in generale molto più caro del grano, come testimoniano anche i prezzi mondiali del cotone e del grano, gli auto'l'i della propo659
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