Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1952

diritto di ingerirsi nei rapporti tra le direzioni e le maestranze; 2) abolizione dei Consigli di gestione ed opposizione alla costituzione di organi misti di ispirazione democratica e collaborativa; 3) iTrigidimenti continui su ipotetiche questioni di principio nelle trattative aziendali; 4) disciplina intesa nel più ottuso senso militaresco che trasforma ogni inferiore jn un esseTe completamente in balia del superiore; . . . . " 5) restr1z1on1 sempre p1u gravi alla propaganda sindacale di ogni colore nell'interno delle aziende con la comoda scusa di eliminare la propaganda comunista che in t:ffetti, data l'organizzazione clandestina di cui questa dispone. finisce per essere :'unica presente nell'inte1·no delle officine; 6) accentuazione del paternalismo attraverso l'elimfnazione di ogni rappresentante dei lavoratori negli organi sociali aziendali; 7) trasformazione dC'll'organizzazione industriille secondo moderni concetti tecr.ici senza un paTallelo sviluppo delle relazioni umane. 646 8101..., ...,~aGino Bianco La Direzione Flat Tipica manifestazione di questa mentalità. la dichi~razione della Direzione Fiat che in una delle ultime riuriioni con le Commissioni in terne del complesso ha affermato di avere definitivamente chiusi i « sì>>dentro una cassaforte di cui ha smarrita la chiave. Evidentemente a questo punto gli stessi elementi attivi del sindacalismo democratico nelle varie aziende si pongono la domanda se sia possibile continuare in una opera che PUT godendo ancora della fiducia di una parte di. lavoratori non dà più alcun risultato positivo per essi. Situazione chiusa La situazione sindacale nell'industria meccanica torinese è quindi chiusa e non si vede la possibilità di una apertura se ai rappresentanti dei lavoratori continuerà a mancare Pappoggio di ,chi attTaverso disposizioni legislative e finanziarie può imporre un muc.amento radicale all'attuale atteggiamento padronale. Infatti una tale situazione non può risolversi che in due modi: o ,con la legalità o con la violenza. Noi temiamo for-

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