Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 12 - 31 dicembre 1952

(aprHe 1952) « Indiscutibilmente noi dovevamo sembrare a chi non condividesse la nostra fede come dei clericali, rpTivi di virilità civica, incapaci di pensare da se stessi, sempre ansiosi di appoggiarsi sulle Encicliche sociali», e soggiunge « questa attitudine di carattere clericale aveva un altro inconveniente quello di isolarci, rispetto ai non praticanti cattolici che pure condividevano le nostre idee soCJiali ». Questo travaglio inteTno si concludeva con una prima tappa nel 1919 quando la C.F.T.C., venne battezzata con travailleurs chrétiens, anzichè chatoliques. l l travagli J interno Però esso è continuato e continua tuttora. Anche se la C.F.T.C. è arrivata ad un reclutamento sindacale notevole di masse « non cattoliche » o « scritianizzate » anche se molti dei suoi militanti ritengono di aver adesioni PeT la « efficacia del movimento sociale cristiano » il problema dottrinale rimane, pur essendosi definitivamen,te chiuso il periodo confessionale. E' evidente che una effettiva democrazia sindacale comporta possibilità d'iniziativa diverse e di libere discussioni. Tra i militanti sindacalisti cristiani di Francia vi è dunque uno sforzo di ricerche, e se è fonBiblioteca Gino Bianco damentale l'adesione alla dottrina cristiana, questa è soprattutto intesa dottrina morale. più che un testo di tecnica sociale. Réconstruction conclude così un suo •recente studio: « Un minimo di analisi fa scoprire che "il disagio della C.F.T.C." è legato ad una elaborazione del rapporto, presso i credenti, tra la loro fede e le loro concezioni e le azioni materiali - che è lo stesso rapporto - nella società francese in crisi, tra credenti e non credenti. Uno sforzo d'analisi sto-rica e sociologica, sembra necessa - rio perchè i militanti d'ispirazione cristiana superino le limitazioni che li legano al passato delle loro organizzazioni e pos,sano cosi dare tutte le loro forze all'indispensabile, anche se difficile, rinnovamento del sindacalismo francese, in condizioni che non potevano essere pireviste dagli anziani fondatori della C.F.T.C. La comprensione del pa~sato permette di superarlo, senza misconoscerlo: questo passato dell'origine della C.F.T.C., resta d'altronde un notevole sforzo per il tempo e per L'ambiente dove si è prodotto, sforzo che ha condotto al movin1ento sociale delle foi4 ze che sino allora erano state inutilizzate ». (Da « Reconstruction » del 10 dicembre). 643

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