Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

Le elezioni del 1921 I "bianchi.,e il progran1ma di Giolitti La politica sociale è ancora e sempre - anche in questa campagna elettorale, come neìla precedente, come generalmente prima della guerra - in prima linea, alla ribalta della scena politica italiana: anche se nello sfondo potentemen te si agitano altre complesse questioni politiche, ad esempio di politica estera. Gli è che queste, pur essendo reali, sono prese assai spesso come pretesto, substrato e figurazioni soggettive di quelle. Attraverso al prisma delle une appaiono ben diversamente colorate e definite l'e altre. Ed è umano che così sia, chè solo profonde e vitali questioni sociali, concernenti diversi e talora opposti rapporti fra le iclassi, hanno la virtù di toccare davvicino grandi masse di popolazione, e di determinarne atteggiamenti particolari e derivati di fronte ad altre questioni, aventi inevitabilmente carattere · secondario. 622 B1u11utecGa ino Bianco N è questo è determinismo storico o materialistico. Anzi, è questo, proprio il concetto dominante, che è posto alla base del tradizionale pensiero sociale nostro - sindacale 0 corporativo cristiano - nel qua-1e l'organo forse più naturale e davvero dominante, di fianco agli altri, è il Sindaca - to corporativo o di classe. Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha ufficialmente impostato la battaglia elettorale c'he dovrà darci ìa 268 legislatura su alcune grandi idee sociali, nelle quali predominano: Tre punti 1) l'idea del divenire coopera ti vo e partecipazionistico della presente società, enunciazione che però è stata in tanta parte da· lui sciupata dalla errata e unilaterale itnpostazione del suo nudo e inconcludente controllo; 2) l'idea dello sviluppo della produzione e della organiz-

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