Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

da1nente e radicalmente i rapporti tra fisco e con~ibt1ente. Si vuol rompere il cerchio fatale della diffidenza e delle ostilità tra fisco e contribuente, che deformano il sistema tributario e generano profonde sperequazioni con riflessi evidenti sulla concorrenza, perchè è ovvio che il produttore, evasore delle imposte, diventa un illecito concorrente di coloro che sono contribuenti più onesti e -più corretti. In questo mutamento di sistema bisogna ravvisare· un profondo significato politico e morale, mirandosi ad attuare una maggiore giustizia nel campo tributario. Bisogna obiettivamente riconoscere che il fisco ha teso la mano al contribuente attraverso un complesso notevolissimo di facilitazioni e di agevolazioni. Lo statalism.o e Sturzo « Quando Crispi con la legge l 7 luglio 1890 concentrò le opere pie di beneficienza e le pose sotto la diretta sorveglianza dello Stato - ~crive Sturzo - i cattolici italiani si levarono in piedi come un solo uomo; e chi scrive, dicianovenne, f ec~ la sua prima battaglia antistatalista. Oggi si può tollerare l'art. 25 del Codice Civile che mette tutte le fondazioni Ubere e prii:ate sotto la vigilanza e il controllo dello Stato... Quale interesse han mostrato i cattolici a rivendicare in Italia quella libertà iche m questo punto esiste in tutti gli Stati civili? <~ Perfino la scuola m,aterna è insidiata, e Si. vuole farla passare sotto l'ingerenza diretta dello Stato: attendo di vedere quale sard la reazione degli amici democratici cristiani. « Lo statalism-0 economico è venuto per ultimo, ma non è meno pericO'loso. Non ho 7nai 618 Biu,,v1.cvaGino Bianco negato l'intervento dello Stato in difesa dei diritti del lavoro, tale intervento fu dichiarato un dovere dalla Rerum Novarum. Ma Leone XIII insistette sui principii della libertà dei sindacati, del rispetto della propriebà insieme alla funzione sociale di essa; sulla collaborazione fra le classi; è bene non dimenticare questi punti, prima di arrivare a volere affidare allo Stato, direttamente o attraverso i suoi enti (che superano il migliaio), economia e interessi sociali». , . « Com e si giusti fica no - chiede Luigi Sturzo - i monopoli che lo Stato dd ad enti, quali l'Opera dei Combattenti, l'ente dei mutilati, quello dell'eduzione dei ciechi, fra poco forse l'ente per la educazione dei sordomuti e così di seguito compresi gli enti cine7n11,tografi,ci, teatrali e sportivi? Ci sono stati perfino enti privati statizz_a-

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