Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

J2a terra ai contadini La rivoluzione dei '' bianchi" Egregio Direttore, l'iniZiativa assunta, con fine senso di opportunità, da « Lettere ai Lavoratori » di richiamare apertamente alla considerazione degli studiosi quel periodo sociale contadino, che, incominciato i primi anni del secolo sotto l'insegna della Democrazia cristiana, culminò vittoriosamente nel Lodo Bianchi, con immediate ripercussioni in vaste categorie agrieole nel biennio precedente all'avvento fascista (1922), ha trovato pronto l'intervento dell'on. G. Cappi, che di quel LOdo fu, con Filippo Meda, difensore i.n sede giudiziaria. Da uo1no esperto ed esponente della «Sinistra» del Partito Popolare fino al Congresso di T ori no (1923), egli rilevò, in La Via, il lato politico di quel fatto, dedicarudone a Don Sturzo la rievocazione; e su « Lettere ai Lavoratori» ne riassunse, con chiarezza, il contenuto sopratutto giuridiCo, a dimostrare quale « rivoluzione » esso rappresentasse nelle grandi e medie aziende agricole, eretteSi su strutture feu.. dali e divenute poi imprese industriali a « regime salariale ». come queste avanzarono all'avanguardia della conduzione agricola nella pianura irTigua padana, oosì era naturale che tale « rivoluzione », operata dai lavoratori B 564 ca Gino Bianco GUIDO MIGLIOLI avvocato, organizzatore di contadini, nato nel 1879, deputato cattolico per la prima volta nel 1913, rieletto deputato del P.P.I. nel 1919 e nel 1921, diresse le leghe « bianche» ottenendo nel Cremonese il primo patto colonico con uno sciopero nel 1902,. propose nel 1906 ai cattolici di festeggiare il Primo Maggio. Fuoruscito dal 1926, arrestato in -Francia durante il regime di Pètain, tradotto in Italia. « bianchi ,., apprendesse a tutte le categorie contadine cattoliche, nessuna eccettuata, metodo e meta della loro riscossa. Su La Vie. mi è parso necessario di integrare gli accenni politieo-sociali di rquanto Cappi vi aveva scritto; e credo doveroso di fare altrettanto a proposito dei « Tilievi marginali » e delle « conclusioni », che egli ha avanzato su la di Lei rivista; perchè se è interessante lo studio del Lodo Bianchi, dalle sue lontane iSpirazioni ed origini fino al suo ufficiale ri,- conoscimento nel 1921, non è meno suggestivo uno sguardo a quanto avvenne di lui nel periodo successivo, dal 1923 e fino ad oggi,

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