CJion 6aslano i sussidi Capitalismeodisoccupazione Nei paesi capitalisti dove la disoccupazione ha preso, nel processo storico della formazione del mercato, un carattere permanente derivante da uno squilibrio tra una capitalizzazione insufficiente da un lato e da una sovrabbondanza di offerta di mano d'opera dall'altro, la .realizzazione di un sistema adeguato di protezione sociale con- . tro la disoccupazione vresenta delle caratteristiche completamente differenti e pone dei problemi molto più gravi. L'estensione assoluta della disoccupazione e la sua estensione rapportata al numero della mano d'opera disponibile e della mano d'opera occupata è abbastanza elevata ed ha tendenza ad accrescersi per la massa di coloro che non sono ancora comparsi sul mercato del lavoro o ~he ne sono usci ti prima del tempo avendo perduto lq spe1ranza di trovare una occupazione. Il suo volume non varia che marginalmente al corso delJa evoluzione del ciclo economi<.:o. 606 Biblioteca Gino Bianco I. BARBADORO dell'Utfieio Studi della F.S.M. L'instaurazione di un sistema destinato a garantire una protezione sociale contro la disoccupazione, concedente alla classe operaia il diritto a dei sussidi sufficienti ad assicurare un determinato tenore di vita, pone dei problemi molto difficili da risolvere, almeno dal punto di vista finanziario. Tenendo conto del numero sempre più elevato dei beneficiari che, qualora fosse pagata una indennità di disoccupazione, aumenterebbe per il ritorno al mercato di lavoro di tutta quella massa potenzialmente produttiva che se ne era ritirata, e tenuto conto del tasso delle prestazioni che dovrà essere suscettibile di garantire un tenore di vita che non sia troppo al disotto di quello dei lavoratori occupati, le spese che risultano dall'introduzione di un tale sistema sarebbero troppo elevate e
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