Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

poi con violenza allargato, fin9 a provocare la scissione organizzativa, dal pugno poderoso di John L. Lewis e dal fervore socialisteggian te dei primi organizzatori del e.I.O. Qui abbiamo la prospettiva giusta per un giudizio sulla posizione tenuta dal Gom,pers èi fronte ai parassiti del movimento sindacale americano. L'opinione pubblica In verità, nei sindacati come in altre sfere della vita socia.le, i gangsters non hanno mai l 'ultima parola. Presto o tardi i loro nomi compaiono nei titoli di prima pagina dei giornali e ratmosfera si riscalda. In una società aperta come gli Stati Uniti, l'opinione pubbli{!a, sensibilissima, talvolta in modo addirittura fanciullesco, ad ogni nuovo stimolo, si muove tuttavia abbastanza lentamente; la sua consapevolezza cresce normalmente e si compie per successive accumulazioni di nuovi dati, ma, toccato il punto di saturazione, la reazione finale è tremenda e può riuscire determinante .. Nella lotta contro datori di lavoro senza scrupoli e professionisti del delitto. insinuatisi fra le file dei lavoratoti, i dirigenti sindacali responsabili furono quasi sempre aiutati dal verdetto di questo grande giudice anonimo. Sarebbe ingenuo pensare che la lotta si svolga secondo linee chiare e ben definite. Come in tutti gli organiS:tni di messa. diventa.ti istituzioni permanenti della società in cui agiscono, la lotta contro il gangsterismo sindacale è com604 E_ vCa Gino Bianco plicata da una serie di !alsi scopi~ è parte di una lotta più vasta., che \lede impegnate tutte le correnti e le forze più o meno coscientemente ideologiche e si è posta talvolta come uno dei termini in gioco nella lotta per il potere e il controllo dell'organizzazione. Per quanto specificamente riguarda l'anti-legalismo gompersiano si può osservare come - singolare ironia del corso della storia - con l'avvento di Franklin Delano Roosevelt furono poste, precisamente sul terreno legislativo, le solide basi per l'organizzazione sindacale degli operai delle industrie con produzione ài massa. i quali tradizionalmente non trovavano posto fra i lavoratori qualificati, e meglio pagati, della American Federation of Labor, autentica fine fleur della manodopera americana. 1) Louis Adamic .. Dynamite, thestory o/ class violence in America. edizione riveduta, New York, 1935. 2) Sidney Lens, Left. Right and Center, Hinsdale, 1949. 3) Leo Huberman, The Labor Spy Racket. New York, 1937, p. 8. 4) Leo Huberman, op. cit., p. 10. 5) I ouis Adamic, op. cit., p. 98. 6) Vedi in particolare Sidney Lens, op. cit. pp. 68-69. 7) Citato in Harold Seidman, Labor Czars, New York 1938. p. 239; pp. 240-41. 8) Samuez Gompers, Seventy yeras of Life and La.bour. New York, 1925, vol. II. p. 113. 9) Samuel Gomper$, op. ciL vol. I. p. 97.

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