Esperienze di vita '' Posso aver sbagliato • Ina son r1m.asto fedele alla causa dei lavoratori,, Carissimo Rape Ui, nel numero 8-9 della tua rivista, hai riesumato una mia lettera polemica, con la quale rispondevo ad alcuni elementi anarchici della vecchia Unione Sindacale Italiana i , quali mi accusavano delle peggiori cose perchè - sulla base di tutta l'esperienza che avevo già fatta, come militante della classe operaia - mi ero iscritto al Partito Co· munista. Si tratta di polemi che di altri tempi, che non hanno più nessun valore di attualftà .. Ma poichè a te piacciono queste riesumazioni, credo opportuno ricordarti che il malumore di quegli stessi elementi anarchici, nei miei riguardi, rimonta a un periodo più lontano di quello al quale si riferisca la mia lettera polemica da te pubblicata; ri· monta, cioè, al 1919, anno i1t 592 Blu11v1\..,aGino Bianco cu~ ebbe luogo, a Parma, il primo congresso del dopc., guerra dell'Unione Sindacale In quel congresso, con grav~ scandalo dei molti anarchici , sostenni la necessità di realizzare l'unità sindacale in seno alla vecchia Confederazione Generale del Lavoro, he era l'organizzazione più numerosa e più autorevole delle quat · tro centrali sindacali allora esistenti. A coloro i quali mi rimproveravano di voler sottoporre i. proletari rivoluzionari aderenti all'U.S.I. alla volon tà dei riformisti che dirige• vano la Confederazione del Lavoro, io risposi con questi due argomenti: 1) - I lavoratori, uniti in una sola e grande organizzazione, sono e si sentono più. forti di quando sono divisi, ed essendo più forti, essi sa ranno più risoluti, più rivo
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