Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

i contadini costituirono i consigli di cascina, redigendo regolare ,,nventario, con l'intervento dei padroni, dal quale risultasse la consistenza dell'azienda al momento in cui cessava il vecchio rapporto giuridico e salaria~o. - E questo passaggio avvenne pacificamente? - Del tutto. I padroni ca1-ivano che quella era una forma provv:sorta e questo sapevamo anche noi. senonchè trasportate le trattative a Roma e intercenuta nei dibattiti la Confederazione dell'agricoltura, si -z;ollero rimettere di nuovo in discuS8iOnP. i prineipi generali della ritonma, già accettata. - E nelle campaJ-1,e la situazione come era? - LtJ, situazione e"·a buona. I contadini a·vevano in ogr,i cascina il loro consiglio. E s:ccome moltissim.i agricoltori avevano f!:.J,· to le sementi, attrezzi e bestiame (convinti che i contad'i-ni ·"1.un sarebbero stati capaci d·i superare la prova) così tra lo stupore e la meraviglia, anche un po' nostra, gli antichi salariati di aià virtualmente associati, lavora.vano in modo meraviglioso. Le campagne di questi giorni del resto possono testimoniare se iO affermo il vero o il falso. - E a Roma, dunque? - A µ,ama gli elementi piu reazionari della Confederazione dell'agricnltura di-'~fecero ogni cosa. Mentre i padroni del cremonese attendevano che a Rom a i loro rappresentanti firmassero quell'accordo che ormai erano disposti ad accettare, nella capitale Si giuocava a disfare ogni cosa. Jnc.,ominciava nel Bolognese il fascismo. Gli agrari speravano nel fasr.ism.o: speravano in una reazione e la preparavano armando bande contro i contadini. E r-672. ca Gino Bianco L'inizio della lotta E la lotta ha avuto inizio e dura tuttora. La mia ultima aggressione ( quella di Soresina fu la terza in una settimana) non è che un anello di questa lunga catena che si trascina ormai da sette m e$i. Prima freccia contro i lavoratori fu la soppress:one della paga. Avevano consegnato ai contadini• per i mesi di novr¾nbre e dicembre 300 lire: poi non hanno dato più un centeSimO. Dopo è incominciata la ·pioggia delle denunce alla pretura e al tribunale. Dopo ancora hanno fatta la loro apparizione le bande arm.ate, assoldate e ospitate dagli agrari. E di qui cominciano i primi nostri feriti. Ed io ho dato ordine che non venissero fatte rappresaglie di sorta. E non un pa:drone ha avuto dai nostri contadini un capello· torto. Una prova? Ci sono decine di agrari processati ,per mancato omicidio, mentre un solo procesBo è stato intentato contro i contadini e furono tutti assolti. - E il governo che vedeva tutto questo che posizione prendeva? - Il governo è stato un momento in forse. A Roma si soffiava contro di me e mi Si dipingeva come il bolscevico più pericoloso di Italia. Ma il governo dopo inchieste e informazioni di fonte non sospetta non intervenne. J:.ra ldrmpante un fatto. Questo: che si lavorava do mane a sera e in modo spettacoloso senza ricevere un soldo. Ispettori governativi e tecniei esperti se ne ritornavano a .Rom.a sbalorditi. Si urlava dagli agrari che tutto era rovinato, che la produzione nazionale ne avreòbe sofferto, che si camminava verso l'abisso, c&e la rivoluzione

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