Lettere ai lavoratori - anno I - n. 11 - 30 novembre 1952

o furono traviSate di proposito o inventate di sana pianta per prOiettare una luce fosca su quello che io non esito a definire un tentativo nobiliSSimo di redenzione proleta1'ia. - Anzitutto permetti una domanda: l'agitazione che dura attualmente e che è stata, nevvero?, la piattaforma della campagna elettorale contro di te ha carattere puramente economicc oppure ... - No, non oppure: ha carattere squisitamente e prevalentemente politico. Si attacca la mia persona perchè i contadini hanno occupato temporaneamente le terre nell'attesa della definizione della vertenza, ma si attacca anche il Partito perchè avalla colla sua firma questa cambiale che io ho firmato per primo. Non solo, ma se io scompariSSi, ecco quello che non hanno pensato i miei assalitori, non ,per questo andrebbe a catafascio l'agitazione. Senza contare che le fila verrebbero tosto prese in mano dai miei collaboratori ( e più che collaboratori fratelli cappi, GhiSalberti, Brugnoli, Ferrar·i), il Partito Popolare e la Confederaziont bianca non potrebbero non interessarsi di una vertenza che npn è, come taluno crede, avulsa dal movimento Sindacale della nostra nazione, ma Confederazione e Partito dirigerebb~ questa nostra battaglia come battaglia propria. - Sta bene. Tu hai detto « occupazione temporanea delle ter- · re», ma non lontano di qui (e confesserò ,pure un... peccato nostrq: anche nel campo popolare) si pensa che tu abbià espropriato o quasi i legittimi proprietari, cacciandoli anche a forza dalle terre. Queste sono frottole da Biblioteca Ginr ''3nco r stampa agraria o foraggiata dagli agrari. E mi duole che amici e tesserati del nostro Partito conoscano così poco l'azione sindacale bianca. Ti s-piegherò esaurientemente. Sarò un po' lungo, ma ciò è indispensabile per precisare i fatti e metterli nella loro vera luce. L'anno scorso noi, dopo un'agitazione durata una ventina di giorni ottenemmo nel concordato di Parma, presente il ministro Micheli, questa promessa racchiusa nell'art. 11: « Le varti allo scopo di sistemare i ,oro rapporti in una nuova forma che assicuri la stabilità neil'interesse della ,produzione agraria e della pacificazione degli animi, si impegnano di iniziare entro il corrente mese di gi·ugno lo studio di un progetto che abolisca col prossimo San Ma1'tino l'attuale forma. di salariato per sostituirvi la concluzione a struttura associativa ». Da Parma a Roma· Questa la prima tappa. · conseguentemente la Commissione di studio determinava quali dovessero essere le caratteristiche giuridiche e gli elementi necessari del nuovo contratto agricolo a struttura associativa e le parti di pOi Si riunivano per aggiungere a questi elementi essenziali tutto quanto fosse necessario a rendere ,praticamente attuabile il nuovo contratto. POiChè però l' Agraria aveva preso l'impegno di attuare il nuovo rapporto giuridico l'undici novembre 1920 ed a quell'epoca l'accordo definitivo su alcuni dettagli contrattuali non era ancora raggiunto, così venendo a cessare il vecchio patto a salariato nè potendosi attuare il nuovo, avvenne che senza opposizione della classe padronale ( eccetto rare eccezioni) 571

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