Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

za che l'ineducazione del popolo si è diffusa così largamente ch'esso è orrnai sordo ad ogni onesto richiamo. Quel che è fatale avverrà! Ma noi 'dobbiamo custodire in noi e in quanti ci seguono il tesoro inestimabile della fede alla quale un giorno il popolo ritornerd, a sanare le molte sue piaghe morali. Giacchè soltanto nel cristianesimo, dal * Mario Missiroli il cosi giudic-ava Socialismo nel 1919 E' un'illusione credere -che l'essenza del movimento socialista risieda. nel fattore economico; una follia quella che si propone di sconfiggerlo mediante una larga legislazione sociale. La conquista del socialismo non è materiale: solo per incidenza e per l'assetto già dato dalla società borghese, essa si svolge attraverso l'economia.. Abbattere una classe, un ceto, un'oligarchia, no:1 significa distruggere le formfe eterne della produzione, che non può prescindere dall'unità della direzione e del comando, dal dominio dei maggiori valori umani. Che tali condizioni continuino a bP60 eca Gino Bianco quale si è allontanato, riconoscerà la fonte perenne della giustizia. E intanto dobbiamo dire, senza opportunismi demagogici, liberamente, la nostra .parola, che è parola di sincerità, di responsabilità, di verità: dobbiamo additare al popolo nella nostra bandiera, la guida della sua liberazione e di ogni progresso sociale. sussistere, attraverso i rivolgi· menti e le vicissitudini del tempo non interessa minimamente il socialismo, che non può, certo, proporsi, come idea.le supremo, uno scambio di beni, il loro trapasso da un'oligarchia e.d una pluralità quasi che tutte le aristocrazie non si equivalessero di fronte agli esclusi! Il socialismo, mediante la lotta di classe, trasporta nel campo economi-Co la riforma protestante; è luteranesimfo socie.le. Il sindacato è la negazione della classe intese, come stratificazione storica; esso sta alla classe come lo Stato alla Nazione.

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