Eetlera dall' stlmerica UNANUOVACIVILTA'? (j) f N VIAGGIO negli Stati -u( Uniti dà all'europeo e soprattutto all'italiano l'impressione di trovarsi in un paese in cui si stanne creando le basi per una nuova civiltà: per una civiltà moderna meccanizzata al massimo in cui l'uomo è riuscito a dominare e ad utilizzare integralmente la milcchina ed in cui gli operai incominciano a lavorare per se stessi e non per una classe dominante. Negli Stati Uniti dal 1932 in poi si va compiendo una rivoluzione sociale, in cui i sindacati hanno una parte decisiva. Rivoluzione che è sulla via di trasformare il paese capitalista per eccellenza in un paese socialrnente avanzatissimo in cui il lavoratore sta finalmente pe" raggiungere quel tenore di vita a cu{ la civiltà moderna dà diritto La politica degli alti salari decisamente praticata dai sindacati americani è stata favorita o comunque non ostacolata da una politica governativa a larghe vedute quale quella praticata da Roosewelt E 554 G. 8 . :a ,no 1anco e da Truman. Essa ha dato agli Stati Uniti quella che si chiama profondità del mer- ' cato attraverso la quale si riesce sia ad assorbire regolarmente l'immensa crescente produzione sicr. a migliorare continuamente le condizioni di vita dei lavoratori. L' equilibrio dinamico tra produzione crescente e consumo è state raggiunto soprattutto a favor€ dei lavoratori ed è qui che si sta risolvendo il problema essenziale della civiltà moderna: quel problema che in Italia assume gli aspetti più caratteristici e negativi della disoccupazione, della crisi economica industriale e degli insufficienti tenori di vita di milioni di persone. L'empirismo Bisogna però obiettivament€ dire che questo equilibrio positivo, che dà in questo momento una grande prosperità ed una grande potenza agli Stati Uniti, è un equilibrio raggiunto non già in virtù di una politica economica meta-
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