Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

d~ L. 26.000 mensiU e per il marinaio quella di L. 17.000, per i motopescherecci con motore di potenza superiore ai 30 cavani si hanno le seguenti competenze medie: per i capi servizio L. 21.000 e per i pescatori L. 13.000. Gli aspetti sociali Po-icthè non vi è alcuna ra ... gione che giustifichi una differenza cosi grande di trattamento tra i pescatori e quelli del traffico, essendo invece _giusto semmai di trattar meglio i primi. data la durezza del lavoro ooe compiono e poichè, -giiuc;;ta l'aJ"t. 6 della citata nuova Legge, la mi~ura deHa pensione è coonaniisurata alla media delle competenze medie più el.evate dell'ultimo triennio, la or~anizzazione democr&tica peschereccia ha rivolto richiesta perchè venga adottata per i motopesc41erecci mediterranei la tabeHia di comipetenze medie prevista per i velieri e i motovelieri della marina 'la cabotaggio. Non crediamo di avere con qu~sti poohi cenni esaurito l'e- ~ame degli aispetti sociali della pe:sca italiana. Altri e non meno irrnportanti problemi si pongono a'lil.'attenzione della pulbblica opinione e delle Autorità competenti. Citeremo: l'importante q1ue,stione. tuttora aiperta, del credito peschereccio, ~ecialmen.te di quello che va -sc-tto il nome d·i u piccolo credito» cihe interessa in modo particolare la picco!la pesca, pe.rchè ernanc~a i piccoli pescatori dalla soggezione dei baBiblioteca Gino Bianco garini i quali, attraverso prestiti di piccole somme ad interesse di usura, tenJgono in soggezione le aziende ittiche minori; si lha poi il g,ro1Ssop~oblema della coOjperazione peschereccia, quelùa della pre,venzione infortUIIli a bordo delle navi <la pesca; quello relativo aUe cond·izioni d'i abitabilità a bordo; q,uello dell'i.struzione prafeissionaile; della riforma delle Casse Marittime Infortuni e Malattie, quello delle M&.- la ttie pirofessionali ecc. Dai p,ochi cenni che ,precedono appare comunque evidente come la :pesca debba essere considerata uno degli importanti settori tleUa ,produzione nazionale, sia !Per la sua im,port-anza alimentare, sia rperchè dà lavoro ad una massa che ,assomma a lpiJÙ di un ~entinaio di migliaia di unità larvorati:ve, al:le 1quali ise si aggiu,n.gono va- .rie decine di migliaia di addetti alle fPesohe sipeciaili •(mo1luschicoltnra, pesche del corallo e delle spugne, tonnare ecc.) ed 9fle industrie colleg-ate e sussidiarie (retirfici, ind ustri e conserviere, .mercati ·ittici e imp,ian ti 1fri·gorilferi), atbbia - mo ,un irrniponente co~il.esso di lavoratori che virv-ono della pesca e (J)er la pesca. E' ,una ma·ssa sama, onesta e tutt'altro che turibolenta; ma que,sta non è una !buona ragione perchè di essa non debbano occuparsi e preoccuparsi le ,sfere dirigenti, JPer ce·rcare di porlare i p-escatori al livello delle categorie ilavoratrici economicamente meglio retri,buite e socialmente meglio assistite. 551

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