Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

----- --- -- - - - - - - -- - - - ._icura affermazione: ma noi dobbiamo farle fin da oggi largo credito perchè, se la Scuola popolare raccoglie i suoi quadri fra gli allievi adulti (adulto per la scuola è chi abbia superato il 14° anno di età), i Centri di lettura, ricadenti essi pure nel novero delle istituzioni parascolastiche, si legano dì più alla vita dell'uomo lavoratore quali «circoli» di trattenimento di4attico e spirituale, aperti a quanti abbiano bisogno di coìmare le lacune dell~ propria educazione. I « Centri » costituiscono perciò un nuovo anello della socialità della scuola. In un notevole numero di essi - infatti - i contatti con la vita e il lavoro sono già una realtà. Leggevo recentemente in un giornale ,del Veneto che un appello lanciato dalla sede provinciale di un g:rande Istituto nazionale di a5sicurazione sociale e dal Provveditorato agli Studi ai Di-rettorj dei Centri di lettura aveva trovato nella sensibilità degli educatori una pronta e favorevole risposta al fine di illustrare ai frequentatori i termini -dei principali problemi di ordine sociale. E' un successo da registrare non senza compiacimento. Non è il caso di intrattenersi sulle modalità di impianto e di funzionamento dei Centri: basterà la buona volontà di persona cogni ta ed in possesso dei necessari requisiti diE 5ii4teca Gino Bianco , da ttici perchè, con la guida delle cennate disposizioni, l'iniziativa possa realizzarsi facHmente: ciò che appare veramente indispensabile ·è la determinazione di fare del Centro una istituzione radicata nei bisogni del nostro popolò lavoratore cui il Centro è sostanzialmente diretto, per soddisfarli con alto senso di umana premura e di dovere sociale. Intorno ai (C Centri » è cominciato l' interessamento della opinione pubblica. I grandi quotidiani ne hanno, seppur timidamente, parlato, ne trattano i giornali della scuola, si leggono comunicati nei settimanali di provincia. L'opera di penetrazione educativa è avviata sulla base delle prime buone esperienze. Il giornale di una Associazione magistrale segnalava, recentemente, che un congrèsso di biblioteche aveva rivendicato, con apposito ordine del giorno, l'istituzione dei Centri di lettura come attività propria delle biblioteche e non già dell'Educazione popolare ...; buon segno anche questo per quanto forse riveli una non esatta valutazione degli scopi dell'Istituzione, tanto più che le bi .. blioteche, cui vuol riferirsi il giornale, non sono frequenta te dai lavoratori delle fabbriche e dei campi. A dare ai Centri una ~alda base di funzionamento e possibilità costruttive rivolte ali' elevamento delle classi che

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