tiva; un leggere che si proponga di soddisfare alle varie esigenze men tali dei lettori, un leggere integrato da conversazioni desiderate dai discenti, o delle quali il dirigente del Centro abbia intuito l'utilità; un leggere, insomma, che non escluda il giornale, la rivista, il manuale tecnico, e sia sempre un riferimento alla vita e l'espressione di un indirizzo educativo volto al soddisfacimento di concreti bisogni. Il Centro di lettura, è affermato neUa circolare ai Provveditori, < non è biblioteca~, ma è anche necessariamente ed istituzionalmente biblioteca, biblioteca in azione, per a ttingervi i testi da leggere e per• chè i frequentanti vi trovino Istruire ed educare Nicolò Tommaseo, uno dei nostri grandi educatori, scriveva a Cesare Cantù: « Col nome di politica vorr•ei significato più che la scienza del fare e dell'interpretare le leggi e dell'amministrare lo Stato; politica vorrei detta la sapienza dell'educare le nazioni, in che si comprende e il difendere e il reggere, e il contenere e l'ammaestrare e il premiare e l'ispi-1· rare e il fondar consuetudini ... ». ~~~ Biblioteca Gino Bianco di che soddisfare le istanze di una cultura tecnica voi ta a utilità pratiche e sociali. E' ovvio che alla biblioteca dovranno, quindi, dare ogni solerte, anzi ambiziosa, cura e docenti e discenti con ugualeinteresse. E' agevole rendersi conto come siffatta istituzione sia destinata, se ben governata, ad incontrare il faTore e l'incoraggiamento dei lavoratori che verranno ad essere così tratti dall' < isolamento mentale » nel quale possono essere rimasti dopo aver abbandonato la scuola . elementare o quella post-elementare. Ciò apparirà tanto più vero se si rifletta che nelle serate di lettura potranno essere toccati i problemi essenziali della vita e della produttività, dei rapporti di lavoro, della previdenza, dell'assistenza e della sicurezza sociale. Intrattenendomi, recentemente, per motivi professionali, sui problemi della prevenzione nei riguardi della scuola, rilevavo che nei •mille e più Centri di lettura creati e resi funzionanti nel 1951 e nelranno corrente· si era avuta notizia della costituzione di piccole biblioter.he, della organizzazione di r.orsi di lezioni o di conversazioni con proiezjonì, volti al soddisfacimento delle più elementari espressioni del sapere nel campo della sicurezza del lavoro. Orbene, il domani ci dirà se la nuova istituzione avrà tro-vato la via di una 543-
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