Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

E' istruzione popolare I centri di lettura S CRIVENDO intorno ai Centri di lettura con riferimento all'azione educativa di prevenzione antinfortunistica, può essere interessante ricordare la natura di tali Centri e stabilire per quali ragioni essi possano contribuire efficacement~ all'azione enunciata. La istjtu2ione dei Centri di lettura è recente: 1° giugno 1951. Nella circolare illustrativa, magistralmente dettata, è detto che i Centri « sono ancora Scuola», non tanto perchè il loro esercizio è affidato a persone munite del titolo didattico e vi si può anche apprendere ciò che non si è imparato a suo tempo, ma, soprattutto, perchè è lo spirito della scuola che vi alita in un ambiente suggestivo e ,curato risvegliando i sentimenti di scolari ormai fatti uomini: tutto ciò con pieno riguardo dei fattori psicologici propri dell'insegnamento agH adulti. Frequenta tori e discenti sono, parimenti, ancora alunni, cioè adulti che hanno ]asciato 54 ~ ~caGino Bianco MARIO MATTEUCCI nato nel 1893, organizzatore, studioso dei problemi della ,previdenza e della sicurezza sociale i corsi della scuola popolare, ragazzi, oltre i quattordici anni, cessati dall'obbligo elementare e infine quanti altri, lavoratori dell'industria, del commercio o agricoltori, apprendisti artigiani o artigiani fatti, sentano il bisogno di completare le proprie cognizioni per migliorare la rispettiva posizione professionale o sociale. Il dirigente ed i docenti, professori o maestri, dotati di sensibilità sociale e di esperienza didattica, si proporranno di educare al leggere (fuori dell'apprendimento dei primi elementi della lettura e dei libri scolastici, compito questo della scuola elementare e di quella popolare dei due primi gruppi), ma, «: un leggere che sia semenza di pensieri e contatto con le idee madri delrumanità », come è dottamente affermato nella circolare istitu-

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