Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

<JJiscussioni aperle Cogestione, • • COillUillSÌl • • e IllOVIIIlento operaio Onorevole, sono un assiduo lettore delle Sue « Lettere ai Lavoratori >) e, pur dissentendo su non poche tesi che vengono sostenute nella Sua rivista, la trovo di grande interesse, per la documentazione che fornisce e per i problemi che solleva, ed anche per i... maliziosi accostamenti impliciti nella pubblicazione di documenti del vicino o lontano passato. Nell'ultimo numero delle « Lettere ai Lavoratori » mli. ha straordinariarnente interessato lo studio di Donat-Cattin su « Gli aspetti attuali del movimento operaio», per la serietà con cui viene affrontata la «crisi» del movimento operaio italiano e per il coraggio di certe affermazioni fatte da chi - come il DonatCattin - ha funzioni di rilievo nell'ambito della CISL Desidero sottolineare alcune di tali affermazioni, anche se 528 eca Gino Bianco ANGELO DI GIOIA nato nel 1915, componente della Commissione Naz. per il Lavoro di zona del P.C.I. forse do ad esse un significato diverso da quello che era nelle intenzioni dell'autore: L'evidente insoddisfazione nei confronti delle m.otivazioni con cui nell'Organizzazione Internazionale del Lavoro è stata riconosciuta all'On. Giulio Pastore la rappresentanza de1 lavoratori italiani; la constatazione secondo cui « al di là delle intenzioni dei promotori di questi accorgimenti tattici o di queste oneste intenzioni » nelle organizzazioni sindacali « la confusione rispetto agli obiettivi prossimi e lontan1 diventa la unica cosa consistente »; la convinzione che « i tradizionali metodi di azione risultano inadeguati, gli esperimenti di metodi nuovi

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