Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

Inchiestuellomisereiasutldoisoccupazio La depressione1eridionale AD ECCEZIONE delle tradizionali inchieste parlamentari sulle condizioni dei contadini del mezzogiorno, non si incontrano nell'esperienza politica italiana indagini sul fenomeno della miseria. Si presentava perciò particolarmente arduo il compito di una commissione parlamentare creata allo scopo di stabilire attraverso analisi qualitative e quantitative le dimensioni della miseria il cui persistere reca sostanziali pregiudizi allo sviluppo di una avveduta ed efficiente democrazia. ,Così dal momento in cui l~ commissione è venuta alla lu-- ce fino ad oggi si è dovuto procedere ad una laborios~ opera di orientamento e di impostazione del lavoro da compiere sulla base degli elementi che un apposito ufficio tecnico ha elaborato tenendo conto da un lato delle esperienze già fatte in materia e dall'altro della ristrettezza dei limiti di tempo e di mezzi disponibili per condurre in porto l'intrapresa. 52 '- teca Gino Bianco L'inchiesta sulla miser1ct procede di pari passo con quella sulla disoccupazione, perchè i due fenomeni, obbiettivamente di natura diversi, sono tuttavia contigui ed interdipendenti; specie in una situazione economica e sociale come la nostra che presenta quelle deficienze strutturali che nel secolo scorso aprirono il varco al fenomeno del pauperismo. L'esperienza inglese, che d1 questo fenomeno si è concretamente occupata fin dal secolo scorso - basti pensare alle discussioni sulla legge dei poveri della prima metà del secolo passato e alle indagini organiche compiute dal Rowu trec nella città di York - faceva testo in materia e offri va la possibilità di una impostazione nuova per la misurazione del fenomeno: una impostazione che superasse da un lato, pur giovandosene, la rilevazione statistica necessariamente stratificata e dall'altro la valutazione economicat necessariamente obiettiva, così da trasferire l'indagine sul

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