Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

LettearieLavoratori A.nno I - N. 10 Ottobre 1952 AI POPOLARI D'ITALIA Le elezioni generali indette pel 6 aprile impongono a tutti i partiti chiarezza di posizioni politiche e precise affermazioni programmatiche. Il nuovo metodo elettorale, che i popolari hanno combattuto e non cesseranno di combattere, mette in condizioni di inferiorità i partiti autonomi di fronte alla lista governativa, che può dirsi eletta prima ancora che venga dato il responso delle urne; ed altera il vero risultato della volontà popolare in modo che la XXVII Legislatura non potrà considerarsi che come una parentesi nella vita costituzionale d'Italia dal 1848 ad oggi. Ciò non pertanto il partito popolare italiano partecipa alle elezioni generali con lista propria nazionale, perchè vuole contribuire a fare ritornare la vita pubblica alla sua normalità costituzionale, ed opporsi ad ogni attentato contro l'istituto parlamentare e contro le libertà politiche della nazione. La posizione di minoranza nella nuova assemblea legislativa darà agli eletti della lista popolare carattere di maggiore autonomia e funzione di controllo; ma non ci esonera, di fronte a noi stessi, nè di fronte alla coscienza pubblica dal dovere, comune ad ogni partUo, di tendere a rappresentare più efficacemente le correnti che a ,:ioi fanno capo e di agitare le nostre idee, perchè diventino elementi direttivi di governo. Il nostro programma politico rimane identico oggi come nel 1919, nella sua caratteristica democratica e nella sua aspirazione cristiana, nella sua finalità politica e nella sua visione di solidarietà internazionale. La bandiera allora spiegata per la libertà, l'insegna allora assunta: « Lo Scl!,do Crociato con il Motto Libertas » sono oggi la· nostra bandiera e la nostra insegna. La lotta contro lo stato accentratore e panteista, iniziata col primo appello ai « liberi e forti», è la lotta nostra ancora oggi, 49? Bil:111v1.dGCinao Bianco

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