nomica e fu con gran sollievo che costatammo la \ riuscita della politica di Van Zeeland. Effettivamente una crisi eco11 omica, e, .soprattutto una grande e prolungata .crisi ecortomica mondiale, costituisce una prova molto seria per un movimento sindacale. ;Da una parte le rivendicazioni relative al miglioramento della sorte dei lavoratori :non hanno più troppe possibilitir. di riuscita. Gli iscritti ai sindacati, o almeno quelli meno chiaroveggenti, rperdono rfiducia e allo stesso tempo le quote gravano più pesantemente .sui loro bilanci diminuiti. Dall'altra parte le indennità di disoccupazione attirarto nelle proprie organizzazioni sindacali migliaia di profittatori che non pensano che a riscuotere gli assegni e non vogliono compiere seriamente il loro dovere di solidarietà. Le preoccupazioni amministrative poco a poco spengono nei dirigenti e militanti •lo entusiasmo necessario a raggiungere la meta. Il malcontento degli iscritti può allora spingere i dirigenti sindacali ad una azione demagogica, a carattere piuttosto politico o elettorale, come abbiamo visto nell'evoluzione del Partito Operaio Belga e dei sindacati socialisti dal Natale 1933 alla Pasqua 1935. Questa agitazione rivoluzionaria, invece di salvare le organizzazioni ,op.eraie, può benissimo causare la loro perdita col provocare violente reazioni da parte di altri gruppi sociali L'Italia e la Germania ce ne forniscono gli esempi istruttivi. Bir 1=,.,.4-eGcaino Bianco Ci permettiamo .credere che la condotta prudente e ponde1 ata della Confederazione dei Sindacati Cristiani ha largamente contribuito c. risparmiare al nostro Paese avventure pericolosissime. In tutte le circostanze era difficile misurare esattamente ciò che bisognava domandare e quel che occorreva concedere. Noi abbiamo fatto deL nostro meglio per agire con prudertza e saggezza e per salvare il nostro popolo da tutte le catastrofi. Siamo riusciti a sonnontare con successo tante- tlif ficoltà soltanto in virtù di uno studio attento e (Prorfondo di tutti i problerni posti e in virtù della buona formazione dei nostri dirigenti e dei nostri rnilitanti. Chiunque rilegga le nostre risoluzioni al .congresso di Bruges sulla riorganizzazione del regime economico, le decisioni del Congresso di Charleroi suLla politica economica e sui salari, le nostre lettere ai Primi Ministri che si sono avvicendati per tre anni, gli articoli del nostro bollettino mensile le differenti pubblicazioni dhe spiegano il nostro programma, i rapporti presentati al presente Congresso, potrà vedere che non ci limitiamo a commentare il passato o ad immaginare un lontano avvenire, ma che diamo sempre direttive adatte alle circostanze più attuali e capaci di assicurare il bene del paese e specialmente di tutti i lavoratori. AUGUST COLJ (da una relazione al XIT Con- •gresso Sindacale del 1936) 523
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