Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

E' industria mela/meccanica Il rapporto Stanford Assistiamo sovente a dichiarazioni, da parte di -s·ingoli o di organizzazioni di ieatego- :rie industriali, iche suonano a condanna del rendim,ento della ic·lasse operaia. Si 'dice che una delle ;ragioni degli alti costi di produzione tSi deve, oltre che al soprannumero, allo scarso rendimento delle maest•ranze. Si dice, e si ripete quasi fosse divenuto un luo- ,go comune, e come E1e si volesse di questo convincere la opinione pubblica. •Poi vengono i numeri indici, e dimostrano che la produzione è aumentata sensibilmente pur attraveroo i conflitti di lavoro che a,ssorbono diecine di milioni di ore lavorative, e questo sembrerebbe smentire l'accusa di scarso rendimento; ma allora i singoli e le organi,z;zazioni ,cui abbt,amo accennato, per 'dimostrare che non esiste contraddizione, asse:rL~ono che la maggior produzione è frutto del perfezionamento tecnico degli impianti, e che ben maggior cosa potrebbe essere qualora l'o518 ~caGino Bianco GIOVANNI RANDON dirigente bancario ed esperto aziendale per.aio rendesse quello che rendeva prima del 1940. Sino ad oggi era diffi,clle smentire questi silogan, abilmente posti in circolazi,one dai ,ceti interessati, tanto più che da ogni dove si parlava di nuove att,rezzature, di imponenti rimodernamenti dei, mezzi produttivi, di accresciuto rendimento delle maicchine, 'dei miracoli della tecnica moderna; ed il giudizio che una delle cause dei nostri alti costi di produzione fosse imputabile al rendimento operaio prendeva .s,empre più piede. Sino ad oggi, dicevamo, perchè ora infatti il rapporto steso dal cc Gruppo di consulenza dello Stanford Research Institute », chiamato in Italia 'dalla Commissione indagini e srtudi •sull'industrria meccanica, sui « problemi eco- · nomi-ci ed industriali delle

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