Lettere ai lavoratori - anno I - n. 10 - 31 ottobre 1952

di nuovo capitale, ma ha di- -stribuito 2 miliardi e 400 milioni di azioni gratuite. E gli esempi potrebbero continuare. E' vero che le imprese elettriche hanno contratto mutui con vari istituti o emesso obbligazioni; ma è prQprio attraverso queste forme di finanziamento che le imprese continuano a rimanere nelle mani di pochi, perchè la proprietà dell'azienda non è degli istituti mutuanti o degli obbligazionisti, ma è, e rimane, degli azionisti. Perciò, certe nostre preoccupazi~ni hanno una fondata ragione. In ogni modo, poichè il problema della nazionalizzazione del settore elettrico, con tutti i suoi particolari aspetti, non è attuale - ma gli imprenditori elettrici abbiano maggiore accortezza - è tanto più necessario determinare, in un -regime di libera iniziativa, l'indirizzo produttivo per l'influenza che esso ha sulle tariffe e quindi sull'economia generale del paese. Una data nella storia industriale del nostro paese torna particolarmente ad onore dell'iniziativa privata, ed è quella del 28 giugno 1883, giorno in cui cominciò a funzionare il primo generatore di energia elettrica impiantato in Italia · nella centrale di Santa RadeBiblioteca Gino Bianco gonda a Milano. Ma si deYe anche riconoscere che una legislazione opportuna ha favorito l'incremento degli impianti elettrici, in numero e in potenza, e che lo Stato ha aiutato l'iniziativa -privata direttamente con contributi n·otevoli e con facilitazioni nei f inanFINELETTRICA Dopo la costituzione della FINELETTRICA, le società SIP, Terni, Trentina e SME, continueranno a far parte dell'ANIDEL? E' questa una domanda che $in da questo momento sorge spontanea e legittima. Risulta che sino ad oggi la SIP, la Trentina e la Terni, società controllate dall' IRI, hanno contribuito la.rgamente a tenere in vita, nell'esclusivo interesse delle società '· elettriche private e a danno· degli utenti, la grande orgaIlizazzione ANIDEL guidata principalmente come è noto dalla Edison e dalla SME. Continuerà il Direttore Generale dell'IRI ad imporre alle società controllate dell'IRI d.i continuare a versare ogni anno all 'ANIDEL centinaia di milioni per mantenere giornali e organizzazioni in difesa delle società elettriche private ed in particolare della Edison, della SADE e della centrale? ( Da una memoria anonima del 18-4-52 ai parlamentari). 515

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