Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 8-9 - ago.-set. 1952

generale dei cattolici ed in ispecie dell' A.C.I. Dopo avergli risposto che le nostre povere persone, già da tempo esposte ad ogni .battaglia, sono pronte anche al sacrificio di ogni loro mandato, pur di salvare il patrimonio de.l sindacato cristiano in Italia, abbiamo compresa in utile ogni ulteriore resistenza. Le ultimeillusionicadono Ed &llora chi scrive (Grandi) sotto la sua personale responsa1biQità ha conclUJSo che quando l'A.C.I. avesse messo in pratica i propositi esposti dal commenda tor Colombo, egli riteneva che la C.I.L., che vuole agire in collaborazione cordiale e non in contrasto con l'A.C. - pur lasciando la responsabilità di quanto sarà compiuto in seguHo a chi spetta - potesse chiudere la sua esistenza davvero onorata e gloriosa. Egli e Noseda però si riservano di esporre tali conclusioni al voto libero del Consiglio Nazionale della C.I.L. Dopo questo convegno, non abbiamo avuta più alcuna comunicazione. Solo abbia.mo appreso dai giornali il comunicato ufficiale dei lavori della G.C. dell' A.C.I. nella seduta del 15 febbraio corr_ente. Ne ripJ)rtiaimo qui ÌII1 tegralmente la parte cihe, nélla re1azione dei presidente comm. Colombo, riguarda le attività sociali: Il comunicatofinale « Si aipre ora all'orizzonte per l'Azione Cattolica un pitì ampio campo di opere nell 'assistenza, sociale ai suoi organizzati. Bit · .ca Gino Bianco «- Posto che per legge la tutela professionale dei datori di lavoro e dei datori di opera si svolgerà unicamente in seno ai Sindacati giuridicamente 'riconosciuti, l'Azione Cattolica, compresa della necessità per essi di curare i loro intereisi professionali, ma compresa altre sì di essere in possesso di una propria dottrina e d'una propria, tradizio~e vuol preparare e assistere i suoi organizzati anche sotto questo aspetto. << Essa parte dal principio, che i cattolici non debbano limitarsi a essere oggetto passivo di una attività professionale, ma debbano collaborare alla soluzione dei problemi sociali in virtù della stessa dottrina ripet.utarnente appresa dai documenti pontifici. « Quindi essa ha intanto disposto per una accurata indagtne statistica professionale, da compiersi in seno ai Circoli, Gruppi e Unioni dipendenti, allo scopo di conoscere a quali categorie di datori di lavoro e di datori di opere i soci appartengano. Sarà cura delle rispettive Presidenze 1Generali cfì sollecitare le organizzazioni singole a dare una risposta sollecita e precisa. « Mentre questo lavoro si sta svolgendo, la Giunta Centrale concreta la costituzione dell'ap- 'Oosito "Istituto di Assistenza Sociale". Esso ha il compito di organizzarsi in modo da formare accurati centri di studio, di consulenza e di assistenza su tutti gli svariati ,problemi sociali. Come è noto l'Istituto si suddivide in due seziorni: una di assistenza, una di consulenza; in ciascuna di esse persone,

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