Ee nemicfie dei lavoratori IGNORANZAE MISERIA ,Caro Rapelli, coloro che vogliono di fatto, veramente bene, alla classe operaia e non sognano affatto di farle regalucci paternalistici o piccole concessioni a singhiozzo sanno che questa nostra società impazzita potrà incamminarsi sulla via dell'edificazione d'un'umranità migliore, « l'era degli uomini ha da nascere», se sapremo risolvere radicalmente, rivoluzionariamente non ci si i,mpressioni di ,questa parola - il .problema economico, il problema educativo, il problema internazionale. Diverrà sempre più anacronistica per le generazioni venture la concezione inumana e irrazionale odierna dell'economia, dell'educazione e dell'assetto internazionale. L'economia odierna, capitalista liberista e statalista è un ributtante sistema di sfruttamento dell'uomo sull'uomo. L'assetto internazionale è un serraglio di belve .prepotenti o di criminali organizzati, ai danni dei deboli, perchè tale figura fanno gli stati, paragoBiblioteca Gino Bianco PIEROIMBERCIADORI nato nel 1920, dirigente Acli. nabili per analo.gia, ai criminali comuni della vita interna di ogni popolo. L'educazione morale, culturale, fisica e tecnico-professionale è un ,pri vile,gio di pochi, quando non è anche questa, impartita a questi pochi in una maniera profondamente errata. E questa maniera profondamente errata di educazione inte,grale dell'uomo sforna nella società miriadi di uom1n1 eruditi, presuntuosi, incolti, impreparati, mediocri. 1C'è, poi, la grande ma.g.gioranza degli uomini di ogni popolo - contadini, operai, donne del popolo lavoratore - che dalla educazione o più esattamente da una formazione integrale, nell'età evolutiva della vita - (infanzia, fanciullezza, adolescenza, prima giovinezza) - non viene sfiorata affatto, o si e no, nella poca scuoletta elementare. Questo assurdo perdura da 469
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