Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 8-9 - ago.-set. 1952

CUn discorso di ?lu&inacci LA RESURREZIONESOCIALE S ul piano sociale la nuova industria nacque senza che adatte provvidenze ,potessero accotna)agnarne lo sviluppo per garantire alle masse operaie eque ,condizioni di vita e la salvaguardia della di,gnità umana e della inte.grità fisica. I princi.pii iID1Peranti vi si opponevano, perchè ne sareibbe risultata violata la libertà contrattuale, e perchè il libero gioco delle leggi economiche, cui si affidava fatalisti·camente la spinta aJ progresso e la ricerca dell'equilibrio, sarebbe stato falsato. Quello che ne derivò lo sappiamo ed ,ancora ne soffriamo nella carne viva di una società dilaniata e smarrita. Certo ora la si.tua:ztone è mutata, molte delle cause dell'iniziale disagio sono elimina te. La contrattazione collettiva, ,grande conquista del movimento sindacale, ha corretta la sperequazione esistente fra le par.ti nel regolamento dei r~orti di lavoro. La vasta legislazione sociale {Promossa - Biblioteca Gino Bianco dagli Stati ha inugliorate le condizioni di vita dei lavora,tori, ha istituito ,per loro adeguati sistemi di assicurazioni sociali, ha consentito lo sviluppo delle associazioni professionali. L'intervento dello Stato si è fatto sempre più attivo nei conflitti di lavoro e nella vita econo•mica, a difesa dell'interesse generale, quale promotore di ,giustizia e di .pace sociale. La crisi Ma, ciò non pertanto, la crisi è ,tutt'altro ,che supeirata, il giusto equil1'brio e l'armonica convivenza sociale sono tutt'a·ltro che rag.giunti. Qu~H gli aspetti salienti della crisi in questo tempo? Ricorderò la crisi che, dopo la sanguinosa guerra, ,si è riaperta nei rapporti tria le nazioni, che contribuisce a dare un senso idi incertezza e di angoscia ai popoli, che impone di destinare ,per 1a necessità della difesa ingenti risorse. Gara di •potenza, esa4'.53

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