Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 8-9 - ago.-set. 1952

LettearieLavoratori Anno I - N. 8-9 .A.gosto-Setten1bre 1952 I VIVI E I MORTI Nella sosta estiva il movimento operaio italiano è stato sollecitato a ricordare e onorare alcuni suoi dirigenti attraverso la celebrazione dei compleanni di noti capi sindacali. Pen:~iamo che la cosa possa generalizzarsi anche perchè tra i minori capi non è certo minore l'ambizione di essere ricordati e onorati in vita. Forse verchè ciò può rappresentare e far pr,egustare una anticipazione di quanto si può sperare avverrà ad opera dei rimasti e dei posteri, dopo la mortie. Per questo noi suggeriamo di ricordare, con non minore intensità, accanto ane date dei compleanni dei vivi, le date anniversarie di coloro che ci hanno preceduto nel cammino del movimento operaio. E' d'altronde una continuità logica del movimento. E perchè anniversari e compleanni non si 'tiducano a panegiriche accademie, noi intendiamo dare l'esempio, in questo fascicolo, del come si potrebbero celebrare attraverso il ricordo di « fatti » che hanno interessato realmente la vita dei protagonisti che si intendono onorare. Cominciamo da AchiHe Grandi di cui in questo settembre cade il sesto anniversario della morte. Achille Grandi_ ha sofferto nel 1926 il maggior dramma della sua vita: il conflitto con l'Azione Cattolica .e la scomparsa dei « sindacati bianchi». Ecco perchè riteniamo opportuno ricordarlo con un brano della sua relazione all'ultimo Consiglio Nazionale della Confederazione Italiana dei LavoBiblioteca Gino Bianco

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