gretario della .Camera del Lavoro di Bari, determinai l'alleanza di un gruppo numeroso di audaci giovani dannunziani ,coi giovani proletari inquadrati per difendere adeguatamente il proletariato barese dagli a~isalti ;fas·cisti. Voi non ignorate che l'organizzazione che derivò da tale alleanza, permise al proleita- * riato barese di resictere vittoriosamente agli assalti fascisti, sino all'indomani del loro avvento al potere . Confi'do che dopo avermi insultato, pubblicherete la presente. GIUSEPPE DI VITTORIO (da « Rassegna Sindacale», giugno 1925) DI VITTORIO 1952 L'informazione parlamentare riferisce il seguente episodio accaduto durante La visita del ministro dell'Industria on. Campilli ch'era accompagnato da un alto prelato alla Fiera del Levante di Bari. L'agenzia non lo riferisce ma aUre fonti indicano nel prelato l'arcivescovo stesso di Bari, mons. Mimmi, ora promosso alla sede arcivescovile di Napoli. Nei padiglioni vi. era anche in visita l'on. Di Vittorio che s'incontrò col mi-:- nistro, il quale ebbe a presentarlo al prelato. Sembra che il prelato mormorasse: - Di Vittorio, Di Vittorio - come di persona che si conosce ma non si sa esattamente chi sia. Allora pronta l'on. Campill"i ebbe l'arguzia: « Già, Di Vittorio il presidente del Comitato Civico di Cerignola)), al che tutti sorrisero. Ma ancora più interessante fu che in un giorno successivo all'incontro di Bari Di Vittorio apprese dall'on. Petrilli che _ il Monsignore a cui aveva stretto a E.ari, durante la Fiera, caiorosamente la mano era stato destinato dal Santo Padre a - Napoli, probabile futuro cardinale di Santa Romana Chiesa. Di Vittorio fu pronto ad .aggiungere: « Si vede che le mie strette di mano sono segno di buon augurio». 439 Bib ''"''"~caGino Bianco
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