di anguiUeggiare evitando con grande cura di compromettersi nei confronti del « Comitato per la Costituente Sindacale Italiana», non trascurarono di mettere tosto in opera, dietro le quinte, tutti i mezzi più efficaci per sabotare iL nostro movimento. Risparmierò ai lettori il racconto di tutte le ribalderie piccole e grosse adoprate senza risparmio e senza scrupoli: dalle circolari semisegrete, alle caute diffamazioni ed ai mezzi semplicemente infami usati verso Rigola per costringerlo a ritirarsi dal « Comitato per l!L Costituente Sindacale Italiana». Mi ripugna questo sciorinamen-- to di sudicerie, che rivela ancora una volta la incredibile e inguaribile m;i,seria morale di coloro i quali pensano di essere in eterno destinati a guida-• re iL proletariato titalianp. Preferisco arrivare senz'altro alla conclusione, confessando che - sebbene l'esperienza del passato ci rendesse piuttosto scettici nei riguardi dei confederali - la loro malafede 1è risultata di gran lunga superiore ad ogni nostra :più pessimistica previsione. Abbiamo dovuto convincerci finalmente che da sei mesi seguivamo una chimera, supponendo e sperando che le tragiche conseguenze degli errori passati subite dal prole .. tariato avessero potuto renderE'. meno perfidi, meno s-♦.upidamente presuntuosi, m~no goffa·mente settari, i diTigenti confederali. E tuttavia, non ci sentiamo pentiti di aver perduto sei mesi in un tentativo unitario, non Bi' ·· ·~ca Gino Bianco 2 riuscito per opera di coloro stessi che l'avevano invocato. Forse quest'ultimo esperimento era pur esso necessario per orientarci meglio in un momento così difficile come l'attuale. Bilanciodi sei mesi Ad ogni modo resta acquisito: 1) che furono proprio i confederali a fare la prima mossa «unitaria» senza escludere che l'unitrì potesse realizzarsi mediante la convocazione di una Costituente sindacale e quindi all'infuori di tutti gli organismi esistenti. Questo, anzi, fu il solo motivo che ci persuase a discutere. Se .fin dall'inizio ci avessero detto che rimanevano · « fermi nella posizione di unitaristi entro i quadri confederali», noi ci saremmo ben guardati dall'importunarli più oltre; 2) che da parte nostra sono state offerte le prove più convincenti della sincera abnegazione con la quale ci disponevamo a realizzare l'unità. Tolte le questioni di principio (indipendenza dai partiti e riconoscimento del fatto nazionale), sulle quali non potevamo transigere, ci siamo offerti ai maggiori sacrifici personali e di gruppo pur di raggi11,ngere l'unità: indicando Rigola - che non era mai stato dei nostri - come esponente della nuova situazione, offrendoci di sciogliere al .. l'atto della Costituente l'U.I.d.L. e di togliere di mezzo le nostre persone qualora risultassero di ostacolo, dimenticando ooni antico dissidio e sopendo ogni attual<l motivo di contrasto. Si 433
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