lasciato sussistere tutti i motivi allega.ti dal fascismo per la sua offensiva contro le organizzazioni operaie, apparendo come un grossotano inganno diretto al salvataggio di persone o ,U aruppi compromessi, anzichè un rinnovamento coraggioso e &incero della vita sindacale italiana. 4) I comunisti ed i massimalisti che controllavano la 1netd cirr.a r1 elle forze confederali non potevano certo aderire lealmente al principio nazionale ed all'autonomia sindacale. Facendo l'unità in seno alla Conf eder<tzione, essi ,arebbero rimasti, di pieno diritto, per sviluppare un'opera diretta alla distruzione effetti va delle basi stesse dell'unità. Senza contare che la loro presenza avrebbe ancor più accentuato la validità. dei motivi fascisti accennati nel rpuntc precedente. Noi dichiaravamo dunque di non voler condividere responsabilità derivanti da un'azione diarn.etralmente npposta alla nostra, affermando che l'unico mezzo di lasciare com'l.lnisti e rnassimalisti di fronte alle proprie responsabilità, evitando che dovesse continuare a subirne le conseguenze il ptroletariato nostro, era appunto quello di formare un nuovo organismo nazionale, attraverso la Costituente, escludendone a prio-ri tutti quelli che non accettassero senza mezzi termini Fautonomia del Sindacato e il principio nazionale. Queste· ragioni - validamente sostenute dai miei compagni sindacalisti, dal Rigola ed aTeche da qualche altro conf ederale - non poterono vincere Bibl10eca Gino Bianco l'organica incapaieità della più gran parte dei dirigenti conf ederali a comprendere con l.arghezza di criterio la realtà della situazione sindacale quale ~-i presentava ancora nello scor:;o autunno. L'offensiva fascista scatenatasi in seguito alLo sciopero generale dell'agosto aveva prodotto gli effetti di un cataclisma distruttore. Nel campo sindacale non c'era.no più che rottami. La ,Confederazione aveva ancora sulla carta dei grossi effettivi: ma il suo esercito era come l'esercito italiano dorp0 Caporetto: sbandato e senza efficienza. Bisognava ricostruire con paziente ardore lo edificio croliato utilizzando i materiali ancora utilizzabili, evitando di ripetere i vecchi errori, armando·si soprattutto di umiltà e di abnegazione poichè l'orgoglio e l'egoismo erano stati le cause principali della disfatta. Uominsi enza fede Noi - che pure avevamo salvato dal catadisma la maggior parte della nostra organizzazione, e soprattutto l'anima di essa, appunto perchè rneno compromessi nell'errorP. - offrivamo l'esempio. I dirigenti confederali, invece di comprenderlo e di seguirlo, s'ostinavano a considerare la situazione come se si trattasse ancora ed unicamente di assicurarsi un prolungamento del loro dominio, mediante i soliti esvedienti. Solo U1J. grande fervore di fede eà una estrema franchezza potevano aprire le vie della .salvazione: essi, senza fede, continuavano a giocare sull'equivo-
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